Giovedì 11 luglio (anteprima stampa ore 12), dopo oltre vent’anni, riaprirà la collezione Magna Grecia del MANN: il pubblico potrà visitare il nuovo allestimento progettato dall’archeologo Enzo Lippolis (Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Antichità/Università “La Sapienza” di Roma, scomparso prematuramente l’anno scorso), cui è dedicata la prima sala della collezione.
Chiusa dal 1996, la collezione, per ricchezza ed antichità del patrimonio archeologico (i reperti, dal Settecento ai primi decenni del Novecento, furono convogliati nell’allora Real Museo Borbonico tramite acquisti e donazioni) rappresenta un unicum nel panorama museale internazionale: oltre 400 opere, infatti, testimoniano le caratteristiche insediative, le strutture sociopolitiche, il retroterra religioso ed artistico nella Campania di epoca preromana. Diversi nuclei tematici, dunque, con un significativo filo conduttore: la complessità della coesistenza tra le comunità radicate nel Sud della penisola.
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