Sanità, inchiesta Fanpage su Ospedale del Mare: lavori reparto coronavirus iniziati prima dell’aggiudicazione dell’appalto, insorgono le opposizioni, M5S presenta esposto.

La testata online Fanpage pubblica la prima parte di un’inchiesta riguardante la realizzazione del reparto dedicato al coronavirus negli spazi dell’Ospedale del Mare, opera costata 18 milioni di euro ed effettuata dalla multinazionale francese Siram.

Secondo Fanpage i lavori per la realizzazione della struttura sono iniziati il 22 marzo, 2 giorni prima che l’Asl Na 1 Centro chiedesse alla Siram di formalizzare un’offerta e 5 giorni prima dell’assegnazione della commessa.

Come se non bastasse, l’amministratore delegato della Siram si trova agli arresti domiciliari per un caso di corruzione nella sanità in Sicilia.

Divampa immediatamente la polemica, con il Movimento 5 Stelle che annuncia la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti.

“De Luca ha il dovere di fare immediatamente chiarezza su quanto denunciato nell’ultima inchiesta di Fanpage.it. Il governatore deve dirci cosa si cela dietro i lavori per la realizzazione del Covid center di Ponticelli. Perché un’opera affidata ufficialmente il 27 marzo, con un bando pubblicato tre giorni prima, è stata avviata il 22 marzo da una ditta che ha ottenuto i lavori in subappalto dalla Siram, proprio l’impresa che si è poi aggiudicata la gara? Come faceva la Siram a sapere di quei lavori due giorni prima? Un’impresa il cui amministratore delegato, fotografato al fianco del governatore uscente durante un evento pubblico, è agli arresti nell’ambito dell’inchiesta su presunte tangenti nelle Asl in Sicilia. E poi perché la Siram riceve un affido diretto per lavori straordinari che avrebbero potuto essere affidati a una ditta che ha un contratto con la Asl Napoli 1 per opere dello stesso tipo?”. Lo dichiara la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle e candidata alla presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino, che annuncia un esposto alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti.

“Abbiamo sempre espresso perplessità sulla corsa contro il tempo della Regione Campania nell’attrezzare i tre ospedali Covid di Napoli, Caserta e Salerno – ricorda Ciarambino – proponendo che fosse più opportuno investire quel fiume di denaro per potenziare reparti e presidi preesistenti, a partire dai padiglioni mai inaugurati dell’Ospedale del Mare, di fronte ai quali è stato realizzato l’ospedale modulare. I fatti purtroppo ci hanno dato ragione. Il Covid center di Napoli ha ospitato meno di dieci pazienti sui 72 posti letto disponibili, mentre gli altri due sono non sono mai stati aperti. Un caso che riporta alla mente l’appalto lampo di Soresa per affidare le analisi dei tamponi, sul quale è in corso un’inchiesta della magistratura, aggiudicato allo stesso laboratorio che, senza autorizzazione, stava già lavorando da giorni per conto dell’Istituto Zooprofilattico”.

“Secondo un’inchiesta di Fanpage, i lavori per la preparazione dell’area dove è sorto il Covid Hospital modulare dell ‘Ospedale del Mare sarebbero iniziati giorni prima della presentazione dell’offerta da parte della multinazionale francese Siram, che solo successivamente si è aggiudicata la gara. Se quanto emerge, dovesse risultare vero sarebbe gravissimo. In attesa che la magistratura faccia luce su tutti gli aspetti di questa vicenda che getta ombre pesanti sulla gestione degli appalti pubblici in Campania, il governatore De Luca bene farebbe a fare un passo indietro. I campani sono stanchi della solita vecchia e dannosa politica, meritano di più”. Lo scrive in una nota Severino nappi, Lega Campania

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