Stesa alla caserma dei Carabinieri, confermati due fermi, uno è il cugino del 15enne morto.

La caserma Pastrengo, sede del comando provinciale dei Carabinieri di Napoli, 01 Marzo 2020. Quattro colpi di pistola sono stati sparati ad altezza d'uomo la notte scorsa contro la sede del Comando provinciale dei carabinieri di Napoli, vicino al passo carraio, da due persone a bordo di uno scooter mentre si trovava nella caserma il 17enne complice del tentativo di rapina ai danni di un carabiniere in abiti civili nel corso del quale è morto un 15enne. ANSA/CESARE ABBATE

Il gip di Napoli Nicoletta Campanaro (33esima sezione) ha disposto la misura cautelare del carcere nei confronti dei ventenni Vincenzo Sammarco e Giovanni Grasso, nei giorni scorsi sottoposti a fermo dalla Procura di Napoli (pm Antonella Fratello, Enrica Parascandolo e Urbano Mozzillo) con l’accusa di essere i due responsabili del raid a colpi d’arma da fuoco (almeno 4) sparati contro la caserma Pastrengo di Napoli nelle prime ore dello scorso primo marzo.

La “stesa” contro il comando provinciale dei carabinieri di Napoli è avvenuta qualche ora dopo la morte del 15enne Ugo Russo, cugino di Grasso, raggiunto e ucciso dai colpi di pistola sparati da un carabiniere di 23 anni, nella zona di Santa Lucia di Napoli, a cui Russo voleva rapinare l’orologio, insieme con un 17enne che adesso è ristretto in un centro di accoglienza per minori.

I due sono accusati di concorso in porto e detenzione in luogo pubblico di arma da fuoco e di violenza privata.

Contestata dagli inquirenti anche l’aggravante mafiosa. (ANSA)

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