Torna l’ora legale, alle 2 lancette avanti di un’ora.

A woman holds a clock to change the time in Biot, southern France, 27 October 2018. On 28 October European countries will set back the clocks one hour back to winter time. This clock change could be the last as the European Commission plans to end daylight savings times in 2019. EPA/SEBASTIEN NOGIER

Nella notte tra sabato 27 e domenica 28 marzo torna l’ora legale.  Alle 2 le lancette dovranno essere spostate in avanti di 60 minuti. L’ora legale resterà in vigore fino all’ultimo weekend del mese di ottobre, ovvero fino alla notte fra sabato 30 e domenica 31 ottobre 2021, quando si tornerà all’ora solare.
Il meccanismo di cambio dell’ora che ci ha accompagnato ormai da decenni, dal prossimo anno potrebbe però cambiare nei diversi paesi europei: tra infinite polemiche infatti il Parlamento europeo
ha fissato l’addio all’ora legale, lasciando ogni Stato libero di scegliere quale orario mantenere.

Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale ha calcolato che con il ritorno dell’ora legale “nei prossimi 7 mesi in Italia avremo positivi impatti per il sistema energetico dal punto di vista elettrico, ambientale ed economico”.

“Nel 2020 i benefici dell’ora legale hanno determinato un risparmio pari a 400 milioni di kWh (quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 150 mila famiglie), un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 205mila tonnellate e a un risparmio economico pari a circa 66 milioni di euro”.

Lo scorso anno i valori sono stati fortemente influenzati dalla complessiva riduzione dei consumi energetici, dovuta alla chiusura delle attività per effetto dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

Dal 2004 al 2020 Terna ha rilevato che il minor consumo di elettricità per l’Italia, dovuto all’ora legale, è stato di circa 10 miliardi di kilowattora e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di 1 miliardo e 720 milioni di euro. (ANSA)

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