Totò Genio, una mostra itinerante per celebrare il cinquantesimo anniversario della scomparsa del Principe.

Mostra a Palazze Reale di Napoli "Totò Genio"“Totò è sempre stato a Napoli. Questa mostra racconta la storia d’amore tra lui e la città. C’è Totò il genio cinematografico e il c’è il Principe De Curtis artista poetico”.

Così Elena Anticoli de Curtis, nipote del grande artista, intervenuta alla presentazione della mostra antologica monumentale ‘Totò Genio’ che dal 13/4 al 9/7 sarà ospitata in diversi luoghi della città. L’iniziativa si compone di tre mostre che raccontano le mille ‘smorfie’ di Totò.

L’esposizione, voluta dall’Associazione Antonio de Curtis, è organizzata dal Comune in collaborazione con l’Istituto Luce, il Polo museale della Campania-Palazzo Reale, Rai, la Siae e con il contributo di Rai Teche e dell’Archivio centrale dello Stato.

Curatore della mostra, prodotta da Cro (Creare organizzare realizzare), è Alessandro Nicosia con Vincenzo Mollica. La prima esposizione è ospitata nella Cappella Palatina del Maschio Angioino; la seconda è allestita nella sala Dorica di Palazzo Reale; la terza nel Convento di San Domenico Maggiore. (ANSA)

Il 15 aprile 1967 moriva Totò. A cinquant’anni dalla sua scomparsa, per ricordare la grandezza dell’artista e dell’uomo, Napoli ospita la mostra ‘Totò Genio’ voluta dall’Associazione Antonio De Curtis, promossa e organizzata dal Comune di Napoli in collaborazione con le maggiori istituzioni culturali del Paese e con Lottomatica. Curata da Alessandro Nicosia insieme a Vincenzo Mollica, l’esposizione è stata presentata e inaugurata oggi a Palazzo Reale, presente anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. L’allestimento, visitabile fino al 9 luglio, è itinerante: sarà ospitato anche a Catania e Torino per arrivare con molta probabilità sino a Buenos Aires.

‘Totò Genio’ è la prima grande antologica dedicata a Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfiro – genito Gagliardi De Curtis Di Bisanzio, più brevemente Antonio De Curtis, conosciuto al grande pubblico come Totò e considerato uno dei maggiori artisti italiani, simbolo dello spettacolo comico in Italia, attore di teatro e di cinema (97 i film interpretati) ma anche poeta e autore di canzoni.

Tre i luoghi di Napoli prescelti per raccontare la vita artistica del grande Totò: il Museo civico di Castel Nuovo (Maschio Angioino), Palazzo Reale e il Convento di San Domenico Maggiore. All’interno di questi spazi si snoda il percorso delle ‘mostre nella mostra’, che ripercorrono e raccontano la vita del comico attraverso centinaia di documenti tra fotografie, filmati , costumi di scena, locandine di film, interviste, disegni, riviste, spezzoni cinematografici e televisivi , manoscritti personali, lettere, cimeli e materiale inedito.

“Questa è la più grande mostra che sia mai stata fatta in onore di Totò – ha sottolineato la nipote, Elena Anticoli De Curtis – perché racchiude sia il grande tributo dei critici internazionali, come ad esempio i disegni di Fellini, che una parte più intima di mio nonno, sconosciuta anche a noi familiari. C’è il Totò artista ma anche la sua vita personale nelle 250 fotografie con cui si chiude la mostra. Ci sono anche due poesie inedite, una di esse parla del matrimonio”.

“Ci sono molte ragioni per amare Totò – ha detto il sindaco De Magistris – questa mostra lo celebra in quanto genio ma non ci dimentichiamo che la sua risata è anzitutto un potente rimedio contro la sopraffazione : è il ridicolo che toglie altezza ai potenti e ne indebolisce le minacce. Ecco, è questo l’aspetto che io amo tra le mille venature del personaggio di Totò, e mi vengono subito in mente alcune scene immortali: la pernacchia al gerarca nazista, il rifiuto all’ordine di sparare, lo sberleffo al borioso onorevole Trombetta, la derisione pubblica al sedicente autore di un ‘Picassò’”.

“Le ragioni di questa ribellione – ha continuato De Magistris – s’intravedono ancora una volta in un film, in quel bellissimo monologo in cui Totò divide l’umanità in ‘uomini e caporali’, una distinzione sottile che lascia scorgere in trasparenza anche le malinconie dell’attore”. L’amministratore delegato di Lottomatica, Fabio Cairoli, ha sottolineato, riferendosi a Napoli, che “Lottomatica e il gioco del lotto hanno da sempre un rapporto privilegiato con questa città, un rapporto che si è intensificato negli ultimi anni”.

“Il lotto ha da sempre un rapporto strettissimo con il patrimonio culturale ed artistico di questo paese, Totò l’ha saputo valorizzare e celebrare a suo modo unendo in molti dei suoi film e dei suoi sketch il lotto, il divertimento, la cultura. Noi da sempre – ha concluso Cairoli – cerchiamo di mantenere viva la relazione tra questo fantastico gioco e questa meravigliosa città. E’ per noi quindi un grande piacere dare un contributo alla prima mostra antologica che celebra questo straordinario attore e protagonista della storia italiana”. (ADN Kronos)