Totò, le iniziative della Comunità San Gennaro per il cinquantennale della scomparsa.

Motorini rumorosi sfrecciano lungo i vicoli che precipitano da Capodimonte a piazza Dante, davanti a via Toledo, brulicante strada del centro di Napoli. Intorno alla stazione si apre il quartiere Stella, meglio conosciuto come rione Sanità, dove nel 1898 nacque Antonio De Curtis, in arte Totò.

Visse al civico 109 di via santa Maria Antesaecula fino ai 24 anni e, nella vicina basilica di santa Maria della Sanità, il 22 maggio di 50 anni fa i napoletani gli diedero l’ultimo saluto. E’ uno dei quartieri più ricchi di storia e umanità di Napoli; il grande artista lo portò sempre nel cuore e spesso vi tornava, aiutando le famiglie meno abbienti. Il quartiere ricopre circa cinque chilometri quadrati zeppi di umanità, di palazzi del Settecento e bassi scrostati, di mercatini e panni stesi, di botteghe e pizzerie dove giganteggiano le foto dell’amato artista partenopeo.

E’ un quartiere difficile dove non ci sono banche né cinema e alto è il numero di disoccupati e di chi vive di attività illegali. Nel disagio sono nate la fondazione “Comunità San Gennaro” e la cooperativa La Paranza, che incoraggiano la cultura e la riqualificazione del rione e che dal 15 aprile, giorno di apertura delle celebrazioni ufficiali per i 50 anni della morte di Totò, guidano i tanti festeggiamenti. Fino a luglio in tutta Napoli si omaggerà il principe ma in particolare qui, nei luoghi simbolo del suo rione, sono previste le iniziative più importanti. Per l’occasione il quartiere si trasformerà in un “museo a cielo aperto”: piazzetta san Severo, largo Vita, la basilica di santa Maria della Sanità, l’angolo dell’edificio dove nacque Totò e le catacombe di san Gennaro, le lunghe gallerie di tufo alte sei metri che corrono tra le tombe, diventano i punti di partenza per le visite guidate, intitolate Il rione Sanità ancora da scoprire, organizzate per ricordare il grande attore.

La Comunità san Gennaro, inoltre, ha ideato percorsi enogastronomici, laboratori, attività sportive e ludiche per i bambini. All’interno della basilica sono state presentate alcune proposte per la riqualificazione di due piazze del rione, mentre in via Vergini verrà installato un busto dell’artista, fortemente voluto dalla gente che ha votato le bozze migliori del progetto. Sempre il 15 aprile verrà inaugurata in largo Vita l’installazione Totó l’uomo tutto d’un pezzo che ha lasciato un grande vuoto, opera di Giuseppe Desiato. Nel rione sono previsti anche i concerti di musica classica dell’orchestra giovanile Sanitansamble, ispirata all’esperienza del maestro venezuelano José Antonio Abreu, e, in piazza Sanità, il concerto Benvenuti al Rione Sanità, con la partecipazione di artisti e cantanti napoletani.

Queste iniziative fanno parte del ricco calendario di appuntamenti – Totò, l’arte, l’umanità – che il comune di Napoli e la regione Campania dedicano ad Antonio De Curtis per ricordare il 50esimo anno della sua scomparsa. Oltre agli spettacoli, alle mostre e ai tour guidati sono previsti le ricostruzioni di set cinematografici nei luoghi dove sono state girate alcune tra le scene più famose e iconiche dei 97 film di De Curtis, tra cui L’oro di Napoli del 1954, Totòtruffa del 1962 e Totò, Peppino e la malafemmina del 1956. Contemporaneamente verranno realizzati due set fuori Napoli: a fontana di Trevi, a Roma, e nella stazione Centrale di Milano, dove verrà riproposta la celebre ed esilarante scena di Totò e Peppino con il colbacco.

Le passeggiate al rione Sanità sui luoghi di Totò partono dalla bellissima chiesa barocca di santa Maria dei Vergini, dove l’artista fu battezzato; poi proseguono in via santa Maria Antesaecula, dove si trova la casa natale, e alla salita Cinesi, sfondo di due tra i film più rappresentativi di Totò: L’oro di Napoli e Ieri, oggi, domani. Si passeggia, poi, nel giardino degli Aranci, uno dei pochi spazi verdi del quartiere e tra i progetti di riqualificazione meglio riusciti, testimone delle vicende amorose del principe de Curtis. Non lontano ci sono da vedere anche il cortile barocco e la scala monumentale, decorata con stucchi, del palazzo dello Spagnuolo, dove dovrebbe sorgere un museo dedicato a Totò, e il settecentesco palazzo Sanfelice con la scala ad ali di falco, dove è stato ambientato il film “Questi fantasmi”, trasposizione cinematografica dell’omonima commedia di Eduardo De Filippo. Passeggiando nei vicoli del rione Sanità sarà possibile riconoscere i luoghi che rievocano le scene indimenticabili dei suoi film e che mostrano uno spaccato di Napoli, ricco di fascino e di suggestione. L’ultima tappa è nel quartiere Poggioreale, fuori dal Rione, nel cimitero di santa Maria del Pianto, dove si trova la tomba dell’indimenticato Principe della risata.
Per maggiori informazioni: www.catacombedinapoli.it e www.campaniamovietour.com

Va anche ricordato che dal 12 aprile al 9 luglio al Maschio Angioino, a palazzo Reale e al convento di san Domenico Maggiore sarà allestita la mostra itinerante Totò Genio con il celebre baule, i manifesti dei film che lo hanno visto protagonista, alcuni contributi video, foto inedite e costumi di scena. La mostra, che il sindaco Luigi de Magistris ha definito “monumentale”, è stata curata da Vincenzo Mollica e Alessandro Nicosia, in collaborazione con l’associazione “Antonio de Curtis, in arte Totò”, rappresentata oggi da Elena Articoli, figlia di Liliana de Curtis, e l’Istituto Luce. Alcuni teatri, inoltre, hanno inserito nell’abituale programmazione spettacoli e omaggi al grande attore, come Totò che tragedia al teatro Trianon, in programma il 27 aprile; il 7 maggio, poi, va in scena La Sinfonia di Totó, spettacolo musicale ideato e orchestrato da Federico Odling. Persino gli istituti scolastici hanno organizzato tra gli allievi il concorso Totó torna a scuola, che premierà la miglior rappresentazione di uno sketch teatrale o cinematografico, scelto da una commissione di critici ed esperti. Il Comune di Napoli, inoltre, ha dedicato a Totò l’edizione 2017 del Maggio dei Monumenti, che si intitolerà O maggio a Totò, puntando sul gioco di parole. Tra gli spettacoli va segnalato il 15 aprile all’auditorium del Centro di produzione Rai di Napoli la “Serata Totó”, presentata da Renzo Arbore. Per maggiori informazioni: www.infoturismonapoli.it (ANSA)

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