Cinque persone della zona di Napoli sono state arrestate per aver gestito un centro di impiego illegale che presentava migliaia di domande di lavoro false per lavoratori extracomunitari.
L’operazione sfruttava il sistema del “Decreto Flussi”, utilizzando documenti falsificati associati a imprenditori ignari.
Le autorità hanno scoperto il sistema grazie a una segnalazione della prefettura di Livorno, avviando un’indagine che è partita nel giugno 2024.
Questa operazione mette in luce un sofisticato sistema di frode basato sullo sfruttamento del Decreto Flussi. I gruppi criminali hanno sfruttato la procedura del silenzio-assenso, che consente il passaggio automatico delle istanze se non vengono respinte entro un certo termine. In questo modo, migliaia di lavoratori extracomunitari avrebbero ottenuto il nulla osta per l’ingresso in Italia, aggirando i controlli.
Le indagini sono state avviate dopo la segnalazione della prefettura di Livorno, insospettita dal numero anomalo di richieste pervenute durante il click day, il giorno in cui si aprono le domande per l’ingresso dei lavoratori stranieri. Grazie all’intervento dei carabinieri, sono state fermate decine di migliaia di richieste false, sequestrando dispositivi contenenti un enorme quantitativo di dati contraffatti, timbri clonati e documenti falsificati.
Il sistema era radicato, coinvolgendo circa 500 aziende in tutta Italia, molte delle quali operanti nei settori agricolo ed edile.
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