L’UNICEF continua a supportare la risposta dei governi al Covid-19 attraverso i suoi Comitati e Uffici Paese. Soltanto in 3 regioni del mondo – Europa e Asia Centrale, Medio Oriente e Nord Africa e Asia Meridionale – oltre 147.185.200 bambini, adolescenti e interlocutori chiave sono stati raggiunti con programmi di comunicazione del rischio e mobilitazione sociale, più di 227.185.200 considerando anche quelli beneficiari di tali programmi in Asia Orientale e Pacifico. L’UNICEF ha fornito Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), kit per l’igiene, dispositivi medici e altri aiuti in molti paesi.
In Europa e Asia Centrale: è stato dichiarato lo stato d’emergenza in 8 paesi e sono state chiuse scuole, asili e centri per l’infanzia in almeno 16 paesi. In questi mesi l’UNICEF ha fornito Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), kit per l’igiene, dispositivi medici e altri aiuti in almeno 11 paesi, Italia inclusa.In particolare:
- Oltre 2,1 milioni di bambini e famiglie nella regione sono stati raggiunti con messaggi di prevenzione e protezione, attraverso informazioni e video via piattaforme digitali e social media.
- È stato dato supporto per l’istruzione a distanza prescolare, primaria e secondaria tramite TV, piattaforme digitali e social media.
- 220.157 giovani e adolescenti sono stati mobilitati sugli effetti e per la prevenzione del COVID-19 con strumenti come U-Report e Social media, Italia incusa.
- 22 paesi sono stati assistiti per l’istruzione prescolare, primaria e secondaria a distanza tramite piattaforme di comunicazione digitale.
- 10 paesi sono stati assistiti sulla protezione dell’infanzia, supporto psicosociale e assistenza sociale;
- 5 paesi sono stati assistiti con raccolta dati e ricerche sugli effetti indiretti del COVID-19 su salute neonatale, istruzione e protezione.
- Un’attenzione speciale è stata rivolta ai bambini più vulnerabili come quelli Rom, rifugiati e migranti, di comunità a rischio, difficilmente raggiungibili con sostegno tramite piattaforme digitali.
In particolare:
- Oltre 32,5 milioni di bambini e persone raggiunte con messaggi di prevenzione tramite social media, WhatsApp, piattaforme di messaggistica, canali radio e TV.
- 239.163 tra persone e operatori medici sono stati raggiunti con Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e aiuti medici, idrici e igienico-sanitari d’emergenza nei paesi della regione, per i programmi di prevenzione e controllo.
- 20 i paesi assistiti per la continuità dell’istruzione a distanza tramite diverse piattaforme.
- 18 i paesi assistiti per protezione dell’infanzia, assistenza sociale, prevenzione delle violenze di genere.
- 13 i paesi assistiti per la continuità dei servizi essenziali per Salute, Nutrizione.
- Sono state fornite in Iran 16 tonnellate di DPI per il personale sanitario.
- in Libano formati 1.000 operatori di prima linea di 192 centri sanitari.Asia Meridionale – In Asia Meridionale tutti i paesi della regione registrano casi di COVID-19 e il primo caso in Bangladesh pone a rischio oltre 855.000 rohingya in condizioni di sovraffollamento.Bangladesh, Bhutan, India, Nepal e Sri Lanka sono in stato di isolamento; 432 milioni di bambini sono stati colpiti dalla chiusura delle scuole in Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Maldive, Nepal, Sri Lanka, Pakistan e India.
L’UNICEF sta supportando i paesi della regione con fornitura di aiuti, messaggi di comunicazione del rischio e di mobilitazione comunitaria. In particolare:
- Oltre 112,5 milioni di persone sono state raggiunte dall’UNICEF con messaggi chiave veicolati tramite diverse piattaforme di comunicazione, mass media e social media.
- Sono state inviate con un ponte areo 14 tonnellate di DPI in supporto del personale medico in Pakistan.
- In Afghanistan, sono attivi 60 team sanitari UNICEF in 13 province. Sono stati costruiti o riparati 75 punti per acqua e igiene e distribuite 7.000 barre di sapone.
- In Sri Lanka forniti 47.936 DPI essenziali per il COVID-19.
- In Bangladesh mandati ventilatori e forniture per 20 unità mediche.