Valorizzazione beni, accordo tra Agenzia del Demanio e Comune di Napoli.

Una nave della Costa Crociere, attraversando lo specchio di mare tra il Vesuvio e castel dell'Ovo, si dirige verso l'imbocco del porto di Napoli, 04 novembre 2019. ANSA / CIRO FUSCO

Il Demanio ha firmato con il Comune di Napoli un accordo di collaborazione, condividendo con la città gli edifici che appartengono al demanio e mettendo a disposizione sia l’ufficio progettuale che alcuni fondi per sostenibilità e manutenzione.

L’accordo – firmato oggi a Napoli dal sindaco Gaetano Manfredi e dal direttore del Demanio Alessandra dal Verme – è generale, ma parte da sette edifici considerati di primo piano negli interventi da fare al più presto: Castel dell’Ovo, l’ex Riformatorio Filangieri, l’ex OPG, le Cavità di Napoli, il Complesso Trinità delle Monache, l’ex Arsenale Militare e i beni confiscati Statali e comunali.

La direttrice del Demanio dal Verme ha sottolineato che “al patrimonio monumentale va unita la sostenibilità moderna. Ora partiamo dalla conoscenza, faremo una carta di identità dell’immobile pubblico, che deve essere conosciuto in tutti i suoi aspetti, per poter poi progettare valorizzazione e uso fino alla manutenzione digitale. Ci proponiamo agli amministratori come gestori e manutentori”. Il Demanio lavorerà a Napoli con un ufficio per la preparazione dei progetti da realizzare in stretta collaborazione con il Comune che argina così i forti problemi di personale tecnico, già più volte sottolineata dal sindaco Manfredi. “Studiamo insieme al Demanio – ha spiegato Manfredi – gli edifici pubblici della città per avviare una progettazione di riuso e la valorizzazione dell’ambito urbano.

Questo lavoro viene fatto insieme al Comune per risvegliare luoghi ora abbandonati. Non vogliamo spazi abbandonati in città”. (ANSA).

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