Villa Floridiana: ancora tanto degrado e abbandono.

“A quasi due anni dalla riapertura del parco della villa Floridiana, riapertura avvenuta il 21 aprile 2021, in occasione della diretta andata in onda nella trasmissione “Buongiorno Regione”, ho constatato, ancora una volta, che poco è cambiato, se si eccettua la riapertura di un’area, quella posta nell’intorno del boschetto delle camelie, avvenuta peraltro oltre un anno fa “. A intervenire nuovamente sulla vicenda è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori, che è sceso in campo più volte, pure con la creazione di una pagina sul social network Facebook, che conta oltre 3.100 iscritti e con il lancio di una petizione online, al fine di ripristinare la piena fruibilità del parco borbonico, all’interno del quale si trova anche il museo delle arti decorative Duca di Martina.

“Passeggiando lungo i viali – puntualizza Capodanno – si continua a osservare la presenza di numerose transenne che, dal 2011, quindi da ben dodici, limitano l’acceso ancora a circa il 30% dei poco più dei sette ettari occupati dal parco borbonico. Allo stato peraltro non vi sono lavori in corso, nonostante che sono arrivati da tempo cospicui finanziamenti, si parla di cinque milioni di euro, dal Ministero della cultura per i lavori di manutenzione straordinaria da realizzare all’interno del giardino storico al fine di restituirlo integralmente alla fruizione dei frequentatori. Non solo ma tutti i viali sono costellati da dissesti e buche che rendono difficile il percorso specialmente alle persone anziane e con problemi di deambulazione, lamentando peraltro frequenti cadute “.

” Un altro problema che affligge da tempo la villa Floridiana – sottolinea Capodanno – è costituito dal fatto che non è stato ancora risolto il problema di consentirne l’accesso anche dal cancello di via Aniello Falcone che resta permanentemente chiuso, con gravi disagi per tutti quei napoletani che abitano nella parte bassa del quartiere collinare ma anche per i turisti che potrebbero accedere direttamente al museo da tale varco “.

” Infine – continua Capodanno – resta il problema di attrezzare idoneamente, in diversi punti, delle aree giochi per bambini. Allo stato c’è solo un’aiuola, peraltro brulla, posta nei pressi del giardino delle camelie, dove sono collocati uno scivolo, un’altalena e due cavallucci, davvero pochi per i tanti bambini accompagnati che frequentano il parco. Al riguardo ho rilanciato la richiesta di utilizzare gli immobili presenti, alcuni dei quali liberi mentre altri sono occupati da persone, non si sa a quale titolo, per creare anche una ludoteca, sempre per i bambini, degli spazi per manifestazioni, esposizioni e incontri, uno o più punti di ristoro e soprattutto i servizi igienici che mancano nel parco, essendo presenti solo nel museo “.

” Un’altra richiesta, più pressante, da attuare in tempi rapidi è quella relativa al prolungamento gli orari di apertura della villa Floridiana – aggiunge Capodanno -. Attualmente il parco è aperto dalle 8.30 alle 16:00, con la possibilità di accedere però limitata alle 15:30. Una situazione inaccettabile! Il parco invece, già dal corrente mese e fino a marzo deve restare aperto dalle 7:00 alle 18:00, come tanti altri parchi cittadini, estendendo poi l’orario di chiusura alle 19:30 da aprile fino a settembre, quando peraltro vige l’ora legale. Inoltre bisogna abolire la chiusura settimanale, che attualmente avviene il martedì, in concomitanza con la giornata di riposo dei dipendenti del museo. Di conseguenza l’unico parco pubblico a disposizione dei circa 48mila residenti del Vomero, rimane chiuso per un tempo pari al 15% all’anno, rappresentando anche sotto questo aspetto, un’eccezione inaccettabile, rispetto a tutti gli altri parchi cittadini “.

Al riguardo Capodanno lancia un nuovo appello al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e agli uffici competenti della direzione regionale dei musei della Campania, del cui patrimonio fa parte la villa Floridiana, affinché vengano date risposte operative a tutti i problemi evidenziati, con particolare riferimento ai giorni e agli orari di apertura del parco e rendendo altresì pubblico il cronoprogramma dei lavori da effettuarsi, utilizzando le risorse economiche già a disposizione, per la riqualificazione dell’intera area e per la sua restituzione integrale ai visitatori, dotandolo altresì il di personale sufficiente per garantire costantemente la guardiania, la vigilanza e la manutenzione ordinaria.

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