Appalti Consip, Romeo non risponde. Gli avvocati: non conosce il padre di Renzi. Cantone: tenere Consip lontano da scandali.

“Il nostro assistito afferma di non aver mai dato soldi a nessuno e di non avere mai incontrato Tiziano Renzi o gente legata all’entourage dell’ ex presidente del Consiglio”.

Lo affermano gli avvocati difensori di Alfredo Romeo, Francesco Carotenuto, Giovanni Battista Vignola e Alfredo Sorge, entrando nel carcere di Regina Coeli.

Poco dopo Romeo si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia. I difensori di Romeo hanno depositato una memoria e il loro assistito ha deciso di non rispondere al Gip Gaspare Sturzo, che ha già lasciato Regina Coeli. Anche il Pm Mario Palazzi è andato via dal carcere romano.

La Consip? “Ritengo – risponde il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, a margine di un seminario a Pompei (Napoli) – che sia uno strumento indispensabile per la politica degli appalti del Paese. E proprio per questo bisogna fare di tutto affinché sia tenuta lontana dagli scandali. Noi dell’Autorita Anticorruzione ci siamo fatti le nostre idee, e riteniamo che certi lotti non vadano costruiti in un certo modo, proprio per evitare certe problematiche”.