Asl Na 1, critiche alla Lamorgese da M5S e Lega.

“Non ci sarebbero correlazioni con la criminalità organizzata, sebbene siano tuttora in corso indagini della Procura Antimafia su un presunto controllo del San Giovanni Bosco da parte dei clan di zona, ma vengono comunque rilevate irregolarità amministrative nella gestione della Asl Napoli 1 che andrebbero a compromettere la garanzia del diritto alla salute. È grave quanto emerge dalla nota del Viminale in riferimento alla relazione della Commissione d’accesso, da noi chiesta e ottenuta un anno fa dopo un’interlocuzione con il presidente del Consiglio. Ed è preoccupante che, sebbene non ci siano i presupposti per procedere allo scioglimento per camorra, il ministro Lamorgese chiami in causa il prefetto di Napoli per chiedere a De Luca di adottare provvedimenti che consentano di ripristinare la legalità negli ospedali gestiti dai manager di sua nomina”. Lo dichiara la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.

“Resta singolare che, accertate le gravi lacune rilevate dalla commissione d’accesso nell’organizzazione della più grande Asl del Paese, si sia attesi ben sei mesi, arrivando addirittura all’ultimo giorno utile, per prendere una decisione che riguarda il destino e la salute di tantissimi cittadini, soprattutto in un momento di grave emergenza pandemica come quello che stiamo vivendo”.

“La decisione del ministro Lamorgese di non procedere allo scioglimento per camorra dell’Asl Napoli 1, ci lascia perplessi. Siamo in attesa di conoscere la relazione del Prefetto e le motivazioni con cui il Viminale ha ritenuto di non procedere in questa direzione, come richiesto dallo stesso Prefetto. Il mancato scioglimento non cambia la gravità della situazione, purtroppo. Le mafie in Campania, sono fortemente radicate. E’ necessario continuare a tenere alta l’attenzione”. Lo scrive in una nota Severino Nappi, consigliere regionale della Lega in Campania.

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