Caldoro: Regione ha aumentato le tasse e fatto nulla sulla sanità. Solidarietà a don Patriciello.

“In Campania un paradosso. La Giunta regionale, con la complicità del Movimento Cinque Stelle, prima aumenta le tasse poi interviene per riparare”. Così Stefano Caldoro, capo della opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania, a Tele Club Italia in relazione al provvedimento discusso in Consiglio in favore delle famiglie numerose.

“Parliamo – ha detto – di una riduzione solo parziale e, comunque, minima rispetto all’aumento delle tasse, le famiglie sono penalizzate. Non ha senso procedere così e soprattutto non ha senso essere l’unica Regione in controtendenza rispetto al Governo Draghi che ha deciso di diminuire la pressione fiscale”.

“Un errore quello di De Luca. Bloccare il riparto dei fondi significa non dare 7 milioni per la sanità”. Così Stefano Caldoro, capo della opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania, a Tele Club rispondendo ad una domanda sul veto di De Luca in relazione alla ripartizione dei fondi COVID sulla sanità.

“De Luca – aggiunge Caldoro – avrebbe dovuto fare qualcosa negli anni precedenti. Sulla ripartizione del fondo sanitario nazionale ha sempre perso risorse, per sette anni. Quando lasciai la Giunta recuperai, solo l’ultimo anno, circa 200 milioni. Negli anni successivi abbiamo sempre perso qualcosa e la giunta non se ne accorgeva ne poneva veti a difesa della Campania ”.

“Contro le mafie e la criminalità non bisogna dividere il fronte, essere uniti e riconoscere il lavoro delle forze di polizia e della magistratura”.  Così Stefano Caldoro, capo della opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania, a Tele Club Italia risponde ad una domanda su Don Maurizio Patriciello.

Caldoro ha espresso “massima solidarietà” e ricordato “fui, fra i primi, ad andare da lui in parrocchia per manifestare vicinanza ed apprezzamento alle sue battaglie. In una fase difficile, e con il Governo, varammo un primo decreto legge su Terra dei Fuochi”.

“Avviammo – ha sottolineato – un percorso che, ad oggi, registra troppi ritardi ed azioni poco incisive. Credo si debba fare di più”.