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“Assalto della criminalità organizzata a fondi Ue e appalti statali. Solo nei primi mesi del 2020 sbranati in Campania 7 milioni di finanziamenti incassati indebitamente. Le cifre del riciclaggio sono da capogiro: la Guardia di Finanza ha sequestrato beni per un valore di 6 milioni: erano 4 lo scorso anno, ma il 2020 non è ancora finito. Massima attenzione su Napoli e dintorni, a detta di qualcuno. Eppure l’emergenza sanitaria ha favorito sistemi di illegalità innovativi. Stanno distruggendo, letteralmente, la vita di madri e padri di famiglia già stremati dalla crisi legata al Covid-19. La criminalità si è reinventata con il ‘prestito simulato’. Casi recenti hanno visto un giro di milioni di euro e interessi al 275%. La diffusa mancanza di liquidità in seguito al lockdown ha esposto tantissime attività a gravi pericoli e al riciclaggio di capitali illeciti. In Campania siamo ormai prossimi a un pericolosissimo punto di non ritorno”.
Così il deputato campano Gianluca Cantalamessa, capogruppo Lega in commissione antimafia.
“C’è poi il problema fondi – sottolinea Cantalamessa -. La torta dei 209 miliardi di euro del Recovery Fund fa gola alla criminalità, già pronta a stendere una mano: la necessità di immettere forti quantità di denaro pubblico per l’economia in crisi è la precondizione per camorra e mafia per intercettare quel denaro e acquisire aziende in crisi. Sono già cinquecento i fascicoli e gli imprenditori sotto la lente d’ingrandimento per i rischi legati ai beneficiari dei finanziamenti europei. È stato studiato un piano per monitorare i soldi del Recovery Fund o dobbiamo aspettare le evidenze processuali?”.