Comitato No Sottopassi, lettera aperta al sindaco di Pompei.

pubblichiamo la lettera aperta che il Comitato No Sottopassi di Pompei ha scritto al Sindaco Carmine Lo Sapio

Al Sindaco della nostra Città
Carmine Lo Sapio

Caro Carmine,
ti scriviamo a cuore aperto per ricordarti quanto hai promesso in campagna elettorale, i concetti che hai espresso il 19 Ottobre u.s. nella conferenza stampa di presentazione degli Assessori Comunali di fresca nomina, gli impegni che hai assunto il 28 Ottobre u.s.nel primo Consiglio Comunale, la disponibilità al confronto che hai manifestato il 19 Novembre u.s. nella videoconferenza di presentazione alla cittadinanza del Progetto EAV e cosa hai fatto approvare come Documento Unico di Programmazione dal Consiglio Comunale il 27 Novembre.

Hai dichiarato per un mese che “i sottopassi già non c’erano e non ci saranno”, ti sei dichiarato “Sindaco di tutti”, hai messo a disposizione il tuo tempo e quello dell’Assessore all’Urbanistica, dott.ssa Raffaella Di Martino, per “chiarire il progetto ai professionisti, ai cittadini e ai comitati”, hai scritto nero su bianco di “sostenere la partecipazione facilitando l’accesso alle informazioni sull’attività amministrativa e sperimentare nuove pratiche di consultazione e coinvolgimento della cittadinanza nelle principali scelte del governo”.

In ogni occasione, opportuna o non opportuna, non hai mancato di affibbiarci etichette, non hai esitato a ridicolizzarci, non ti è mancato il fiato per tacciarci di avere una “posizione strumentale” e di “essere ancora in campagna elettorale”, per accusarci di non “aver voluto leggere le carte” e di essere “contro lo sviluppo della Città” rincorrendo “progetti irrealizzabili”.

Ti scriviamo a cuore aperto per ricordarti che negli ultimi giorni di campagna elettorale, dopo aver ospitato il tuo principale avversario, ti abbiamo invitato a parlare con noi. Ma nel momento di passare dalla campagna elettorale ai fatti, hai preferito ignorarci.

Mercoledì 11 Novembre abbiamo protocollato alla tua attenzione sei pagine di osservazioni al progetto, preparate nella gran fretta causata dalla scarsa pubblicità che l’Amministrazione Comunale ha dato alla pubblicazione dell’atto di deposito del progetto. Ma ad oggi quel documento giace abbandonato in chissà quale cassetto della tua scrivania al primo piano di Palazzo De Fusco.

Giovedì 25 Novembre ti abbiamo chiesto un incontro pubblico, in videoconferenza streaming, moderato da un giornalista serio e soprattutto “terzo”. Ti abbiamo chiesto di scegliere la data, l’ora, il luogo, la modalità e ci siamo messi a disposizione per organizzare l’aspetto tecnico viste le mille preoccupazioni che hai, in qualità di Sindaco di una Città così importante come Pompei.

Ti abbiamo chiesto un incontro pubblico perché tu, o l’Assessore all’Urbanistica in tua vece, poteste informarci sul perché sia così necessario e imprescindibile bucare il sottosuolo pompeiano con dei tortuosi e improbabili sottopassi. Avreste potuto spiegarci perché queste opere di scavo in profondità non debbano preoccupare la parte della cittadinanza che teme di affogarci, di vederli diventare luoghi di degrado e di violenza, di vederne la realizzazione
naufragare lasciando una cicatrice di lavori non finiti sul nostro territorio, di assistere al prosciugamento dei bilanci comunali a causa di opere di costosa manutenzione e complesso esercizio.

Ti bastava scegliere la data e l’ora. Le armi sarebbero state alla pari: le parole, la trasparenza, la chiarezza. Armi che forse ritieni ti manchino, perché hai evitato ancora una volta di accettare un confronto che sarebbe stato pubblico e democratico.

Il 2 Dicembre, ci perdonerai, ma ci siamo un poco arrabbiati e ti abbiamo dato pubblicamente del chiacchierone. Lo avresti fatto pure tu di fronte al muro di gomma e di incomunicabilità che ci ha sbattuto in faccia.
Abbiamo allora deciso di andare avanti da soli, di organizzare un dibattito pubblico di cui la periferia Nord della tua Città ha bisogno come il pane. Ti abbiamo invitato. Ma niente, tu non rispondi, ignorando lo Statuto Comunale che ti impone di agire per il bene di tutti i cittadini.

Il nostro bene è “essere informati”, caro Carmine. Se non siamo informati, diventiamo ignoranti. L’ignoranza fermenta in paura. La paura si distilla in odio.
E noi non vogliamo odiarti. Non lo facciamo. Non ti odiamo. E non vogliamo farlo in futuro. Ma ci devi aiutare! Devi confrontarti! Dicci dove, dicci come, dicci quando.

Abbiamo appreso dal tuo entourage che lunedì 14 Dicembre hai impegni fuori città. Sono impegni che riguardano tutta l’Amministrazione? Dall’Assessore all’Urbanistica, ai dirigenti comunali, ai tuoi consiglieri di maggioranza? Nessuno di loro può dedicare un’ora ai cittadini? Non te ne fidi? In questa Amministrazione puoi parlare solo tu?

Ad ogni buon conto, fino alle 19.30 del 14 Dicembre siamo a disposizione, basta una telefonata e ti inseriamo, concedendoti tempo illimitato per rispondere alle nostre domande, la possibilità di venire con qualunque esperto tu voglia e, se servisse, anche l’onore di chiudere l’incontro avendo l’ultima parola. A noi basta che ti fermi e ascolti i “tuoi” cittadini. Ci sarà la rete internet tra noi e te. L’unica cosa che rischi è una figuraccia, cosa che comunque stai facendo sottraendoti a qualsiasi confronto.

Saremo pronti al confronto anche dopo il 14 Dicembre, qualora tu decida di dare udienza a questo gruppo di cittadini fastidiosi e disinformati. Fastidiosi per loro natura. Disinformati per responsabilità tua e di chi ti ha preceduto.

Ma ormai non ci speriamo più. Temiamo saremo costretti a continuare a fare da soli, perché tali siamo noi cittadini della periferia nord di Pompei: soli.
E da soli continueremo a gridarti che amiamo Pompei e la vogliamo moderna, vivibile e sicura. Amiamo Pompei e ci piacciono i progetti che non sviliscono le esigenze della cittadinanza, sulla cui testa non si possono calare progetti da subire in silenzio. Amiamo Pompei e non riusciamo a immaginarla bucata da improbabili, pericolosi e costosi sottopassi.

Ti aspettiamo, Carmine, il 14 Dicembre o dopo. Come, dove e quando vuoi.
I cittadini di via Nolana e via Crapolla II