Consiglio Comunale saltato per mancanza del numero legale.

Nel corso degli interventi su questioni urgenti (art. 37 del regolamento) è stata richiesta la verifica del numero legale. Solo 18 i consiglieri presenti, e il presidente Fucito ha sciolto la seduta per mancanza del numero legale.

Dopo i momenti di commemorazione, l’Aula ha ripreso i lavori. Sono intervenuti per articolo 37 (questioni urgenti) diversi consiglieri. Roberta Giova (La Città) è intervenuta su una vicenda che riguarda San Giovanni a Teduccio, dove, ha detto, c’è un luogo di bellezza e di cultura, il “Beggars’ Theatre”, in cui cultura e impegno sociale hanno prodotto grandi risultati per il territorio grazie all’opera di Mariano Bauduin. Purtroppo, ha detto Giova, lo scorso 27 novembre l’Amministrazione ha provveduto a notificare lo sgombero del Beggars’ Theatre dal centro giovanile comunale Asterix, dimostrando di non saper difendere la qualità di un progetto culturale sostenuto dal mondo culturale.

Dopo la verifica del numero legale richiesta dal consigliere Armando Coppola, constatata in 23 presenti, sono continuati gli interventi urgenti. Marta Matano (Movimento 5 Stelle) ha espresso solidarietà all’assessora Clemente per lo sgarbo istituzionale commesso nei suoi confronti dall’assessore regionale Morcone in occasione della recente Giornata della Memoria; un fatto che l’ha offesa come donna, e contro cui, a prescindere dalle divergenze politiche, va alzata la voce. Matano è poi intervenuta sulla situazione dell’area orientale della città, per la quale sono disponibili 45 milioni di fondi per le bonifiche che non vengono richiesti dal Comune; un segno di totale mancanza di interesse per la bonifica e la sicurezza del sito. Matteo Brambilla (Movimento 5 Stelle) ha condannato il clima che si registra in Aula e l’assenza del Sindaco nella gestione dei problemi amministrativi della città. Non viene fatta nessuna discussione politica, non c’è nessun atto amministrativo da votare, sarebbe quindi opportuno che il Sindaco si dimetta per dedicarsi alla campagna elettorale in Calabria, lasciando che la città venga amministrata. Brambilla ha poi chiesto chiarimenti sullo screening effettuato in città e sul canile municipale di Via Janfolla, per il quale ha rilevato l’inadeguatezza della regolamentazione e la genericità della convenzione con l’associazione “Cave Canem”. Ha comunicato di aver segnalato la questione alla Corte dei Conti ritenendo inaccettabile lo sperpero di denaro pubblico. Ha ricordato, inoltre, il caso dei mezzi di Napoli Servizi che avrebbero dovuto svolgere il servizio di trasporto disabili che il Comune non riesce a svolgere nonostante sia obbligatorio. Brambilla ha concluso esprimendo rabbia per le condizioni in cui sono ridotti il Consiglio e la città. Elena Coccia (Napoli in Comune a Sinistra) ha definito difficile il momento attuale, riferendosi al quadro politico nazionale. Alla luce della pandemia sanitaria ed economica, i seggi vuoti oggi in Aula non confortano e costituiscono un fatto che la città e i consiglieri presenti non meritano. Il Consiglio comunale è l’istituzione democratica che più dovrebbe avere contatto con la città e parlare di politica; cosa che oggi, invece, non si sta facendo. Contro questo atteggiamento, da cittadina eletta, farà il proprio dovere fino in fondo. Coccia ha fatto quindi riferimento al recente crollo della chiesa del Rosariello e ad altre situazioni di degrado che minacciano antiche chiese, come quelle di San Giovanni a Teduccio e di Forcella. Per un censimento dei beni monumentali della città era stato preparato oggi un ordine del giorno da discutere in aula. Per non vanificare tanti sforzi fatti, bisogna provare a lasciare integro il “sistema città” almeno sul versante dell’economia del turismo, stabilendo le priorità di intervento. Carmine Sgambati (Misto – Italia viva) è intervenuto per esprimere solidarietà ai 48 lavoratori della Ctp da ieri allontanati dal lavoro. La città sta vivendo un durissimo momento economico a causa degli effetti della pandemia e dei numerosi problemi di viabilità. Per questo ha espresso soddisfazione per la decisione di assumere altri agenti di Polizia locale, ma si è detto contrario alla concessione dei nulla osta per il trasferimento di agenti presso altri Comuni. Si è rivolto quindi alla presidente della commissione Polizia locale Laura Bismuto per sensibilizzarla su questo punto, sulla generale organizzazione del Corpo e sulla gestione delle risorse umane nelle diverse unità operative. Ciro Langella (Misto) ha fatto un appello affinché, per contrastare il traffico di questi giorni legato alla chiusura della Galleria Vittoria, si apra almeno per una corsia la circolazione in Piazza del Plebiscito. Andrea Santoro (Misto – Fratelli d’Italia), intervenuto sull’ordine dei lavori, ha espresso rammarico per la presenza di banchi vuoti nelle file di maggioranza e opposizione; un fatto grave in un momento nel quale l’Amministrazione comunale dovrebbe dare importanti risposte alla città e affrontare i temi caldi del vivere quotidiano. Santoro ha fatto un appello per trovare spirito di collaborazione nei prossimi mesi per andare incontro alle esigenze della città, scegliendo due o tre punti da condividere in Conferenza dei capigruppo per non rendere vano questo esperimento amministrativo. Al termine ha chiesto la verifica del numero legale. Sempre sull’ordine dei lavori è intervenuto Salvatore Pace (DemA), che in merito all’appello a favore dei 48 lavoratori interinali della Ctp ha ricordato che non è possibile intervenire in quanto l’azienda è in concordato preventivo. La situazione sarà regolarizzata non appena le procedure saranno messe a punto. Pace ha poi concordato con la richiesta del consigliere Santoro di un patto di fine consiliatura, riservandosi di intervenire successivamente su un episodio verificatosi nella Municipalità 4 che configurerebbe una condotta di apologia del fascismo. Verificato, quindi, il numero legale, e constatata la presenza di soli 18 consiglieri, il presidente Fucito ha sciolto la seduta.

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