Governo, da Berlusconi via libera all’intesa tra Lega e M5S: non voteremo la fiducia ma resteremo alleati del centrodestra.

da Tribuna Politica Web

Se la Lega intende assumersi la  responsabilità di fare un governo con i cinque stelle, non ”saremo  certo noi porre veti o pregiudiziali”, ma non voteremo la fiducia. A  sottolinearlo è Silvio Berlusconi in una lunga nota diffusa in serata, annunciando di essere pronto a dare il via libera a un esecutivo  giallo-verde con l’astensione responsabile dei suoi parlamentari.

“Da parte nostra -scrive il Cav- non abbiamo posto e non poniamo veti  a nessuno, ma -di fronte alle prospettive che si delineano- non  possiamo dare oggi il nostro consenso ad un governo che comprenda il  Movimento Cinque Stelle, che ha dimostrato anche in queste settimane  di non avere la maturità politica per assumersi questa  responsabilità”.       

Questo -sottolinea l’ex premier- lo abbiamo sempre  detto, e per quanto ci riguarda non è mai neppure cominciata una  trattativa, né di tipo politico, né tantomeno su persone o su  incarichi da attribuire. Se però un’altra forza politica della  coalizione di centro-destra ritiene di assumersi la responsabilità di  creare un governo con i cinque stelle, prendiamo atto con rispetto  della scelta. Non sta certo a noi porre veti o pregiudiziali”.

“In questo caso -avverte- non potremo certamente votare la fiducia, ma valuteremo in modo sereno e senza pregiudizi l’operato del governo che eventualmente nascerà, sostenendo lealmente, come abbiamo sempre  fatto, i provvedimenti che siano in linea con il programma del  centro-destra e che riterremo utili per gli italiani”.

Anche se dovesse nascere un governo  M5S-Lega, non ci sarà nessuna rottura nel centrodestra. Lo assicura in una nota Silvio Berlusconi.       

“Tutto ciò -precisa il Cav- non segna la fine dell’alleanza di  centro-destra: rimangono le tante collaborazioni nei governi regionali e locali, rimane una storia comune, rimane il comune impegno preso con gli elettori. Continuiamo a lavorare per tornare a vincere, ma  soprattutto perché torni a vincere l’Italia”.

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