Il Governo Conte giura nelle mani di Mattarella ed entra in carica.

Governo Conte, ci siamo. Dopo 88 giorni prende il via formalmente la strada del nuovo governo Lega-M5s, con il giuramento del neo presidente del Consiglio e dei suoi ministri 18 ministri al Quirinale. Giuseppe Conte ha pronunciato da presidente del Consiglio il giuramento di fedeltà alla Costituzione al Quirinale, davanti al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Subito dopo di lui, hanno ripetuto la formula i neo vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. A tutti il Presidente della Repubblica ha rivolto, dopo la stretta di mano, gli auguri.

“Mi occuperò dello Sviluppo Economico e del Lavoro perché è ora di far ripartire il Paese, di mettere da parte la Fornero, di istituire il Reddito di Cittadinanza e il salario minimo orario. E lo faremo”, ha detto Di Maio postando su Facebook un selfie della squadra. “Siamo la squadra del Movimento 5 Stelle nel governo del cambiamento e siamo al vostro servizio! Ci vediamo domani alle 19 a Roma – conclude Di Maio – in piazza della Bocca della verità per festeggiare tutti insieme”.

“Lavoreremo intensamente per realizzare gli obiettivi politici anticipati nel contratto di governo, lavoreremo con determinazione per migliorare la qualità della vita di tutti gli italiani” le prime parole del neo premier Conte, che oggi terrà a battesimo il primo governo della Terza Repubblica.

Dopo il colloquio di ieri con la presidente del Senato Casellati, oggi Conte è stato ricevuto a Montecitorio dal presidente della Camera Roberto Fico. Sceso dal taxi, prima di entrare alla Camera, Conte si è fermato a scambiare qualche battuta con un presidio di lavoratori che lo aspettava davanti alla Camera. “Di Maio è il nuovo ministro dello Sviluppo, abbiamo messo su una bella squadra, vi dovete fidare” ha detto ai lavoratori che gli hanno esposto il loro caso, spiegando che c’è un tavolo aperto al Mise e poi lo hanno sollecitato: “Presidente, lei ha detto che è avvocato di tutti gli italiani, noi ci crediamo. Lei è un grande”. Immediata la replica del premier: “Non sono un grande, lo devo dimostrare”.

Intanto l’Unione europea ha espresso “piena fiducia nella capacità e nella volontà del nuovo governo” italiano “a impegnarsi in modo costruttivo con i partner europei e con le istituzioni dell’Ue per sostenere il ruolo centrale dell’Italia nel progetto europeo”. L’Italia, ha sottolineato Bruxelles “è un membro fondatore dell’Ue, un partner fidato ed indispensabile”. “La vostra nomina avviene in un momento cruciale per l’Italia e per l’intera Ue – scrive in una lettera di congratulazioni il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk -. Per superare le sfide comuni che abbiamo davanti, servono più che mai unità e solidarietà. Credo fortemente che la nostra comunità potrà prosperare solamente se si basa su un dialogo rispettoso e sulla collaborazione leale, cose che farò del mio meglio per assicurare”. “Non vedo l’ora di lavorare con voi nel Consiglio Europeo e nel G7”, aggiunge Tusk.

Il giuramento di oggi è solo il primo passo, l’esecutivo diventerà operativo a partire dalla settimana prossima, con il voto di fiducia che sarà votata prima dall’aula di palazzo Madama e che potrebbe tenersi alle 12 di martedì 5 giugno, come si evince dalle comunicazioni che alcuni gruppi hanno inviato ai loro senatori, raccomandando la presenza a Roma già dal giorno prima. Basso il margine di seggi in Parlamento per la maggioranza gialloverde di Lega e M5S: 6 a Palazzo Madama e 31 a Palazzo Chigi. (AdnKronos)