Minorenne morto, Cantalamessa (Lega): o con la legge o contro la legge. Nappi: prevenzione ma anche lavoro.

“O si è dalla parte della legge e della gente per bene, o si è dalla parte di chi delinque. Non ci sono mezze misure. La morte di un ragazzo di 15 anni non può che addolorarci profondamente ma non possiamo ignorare cosa è successo. O si sta quindi dalla parte del Carabiniere e della giovane coppia che non ha commesso nulla e dei medici e paramedici che dopo essere stati minacciati hanno assistito alla devastazione del pronto soccorso, o dalla parte di chi, armi in mano, ha tentato una rapina e poi ha seminato terrore in ospedale. La tristezza per la morte di un ragazzo non deve però lasciare spazio ad interpretazioni. Noi saremo sempre dalla parte delle persone per bene”.
Lo dichiara il deputato napoletano della Lega Gianluca Cantalamessa, capogruppo in commissione antimafia, primo firmatario dell’interrogazione a tutela di medici e paramedici vittime di aggressioni e della proposta di legge contro le baby gang.
“Accanto alla richiesta di verità circa la dinamica dell’accaduto, la tragedia di questa notte ci interroga su come sia possibile che nella capitale del Mezzogiorno possa accadere che un quindicenne metta a rischio ciò che ha di più prezioso, la sua stessa vita, per una rapina. L’abbassamento dell’età dei ragazzi e delle ragazze che si dedicano all’illegalità deve far riflettere sulle condizioni drammatiche nelle quali versano la Campania e tutto il Sud, dove, evidentemente, si perde la speranza troppo presto. Casi drammatici come questi si possono evitare con la repressione del crimine e con tanta prevenzione: non soltanto di carattere culturale, ma, soprattutto, creando occasioni di riscatto per tutti attraverso la scuola, lo sport e, soprattutto, il lavoro”. Lo scrive in una nota Severino Nappi, Il Nostro Posto.

 

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