Nicola Caputo, assessore regionale all’Agricoltura della Campania, ha annunciato il suo passaggio da Italia Viva a Forza Italia, lasciando la giunta guidata da Vincenzo De Luca.
Caputo ha motivato la sua scelta con la volontà di aderire a un partito che considera europeista, moderato e riformista, in linea con la sua visione politica.
L’assesssore ha inoltre criticato l’ipotesi di un’alleanza tra Italia Viva e forze populiste, affermando che non intende sostenere coalizioni che si avvicinano a posizioni demagogiche.
Il suo ingresso in Forza Italia è stato accolto positivamente da Antonio Tajani, che lo ha definito un acquisto importante per il partito in Campania.
Ma non finisce qui: 21 sindaci vicini a Vincenzo De Luca stanno per aderire a Forza Italia, in un processo di avvicinamento che Antonio Tajani ha definito come l’apertura della “casa dei moderati”.
Non esiste più il centrosinistra, esiste soltanto la sinistra. I centristi del centrosinistra hanno bisogno di un punto di riferimento politico. E il punto di riferimento politico oggi è Forza Italia, perché l’unica grande forza di centro che continua a crescere in tutta Italia. La sinistra oggi è composta da tre forze che si inseguono per dire le stesse cose. Sono in difficoltà, non riescono a fare un comizio unitario. Torna di moda il reddito di cittadinanza. Hanno posizioni sempre più estreme. La sinistra è giustizialista. Chi cercava il centro nel centrosinistra non lo trova più”.
Il passaggio di sindaci “deluchiani” a FI potrebbe ridefinire gli equilibri territoriali in vista delle prossime elezioni regionali.
Si profila una strategia di attrazione del civismo moderato da parte di Forza Italia, che punta a consolidare la propria presenza nel Mezzogiorno.
E a proposito di De Luca, il governatore uscente insiste nel voler presentare liste elettorali a suo nome. Il braccio di ferro con Vincenzo De Luca continua, e non intende cedere il nome, nonostante le pressioni di Schlein e Conte.
Una situazione analoga a quella in Veneto con il governatore uscente Zaia che però ha fatto un passo indietro e ha rinunciato a presentare liste con il suo nome.
I due leader temono che la lista (o le liste) collegate a De Luca possano prendere più voti del M5S ed insidiare il Pd.
“Roberto Fico è debolissimo”, sussurra inoltre qualcuno tra i corridoi dem.
Questi passaggi potrebbero avere ripercussioni sugli equilibri politici regionali, soprattutto in vista delle future elezioni.
La mossa di Caputo segnala una crescente tensione tra le forze centriste e populiste nel panorama politico campano.
Le grandi manovre sono appena iniziate.
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