Salvini e Di Maio continuano a trattare ma aumenta lo scetticismo. Berlusconi in attesa, il Pd spera nel ripescaggio.

da Tribuna Politica Web

Il M5S lavora al contratto di governo con la Lega e punta a chiudere il programma entro giovedì. Lega e 5 Stelle sono “a buon punto e siamo fiduciosi si possa partire al più presto”, dice la capogruppo del M5S alla Camera Giulia Grillo, parlando in sala stampa a Montecitorio. Sulle parole di Matteo Salvini, ieri durissimo circa l’intesa per arrivare a un governo insieme, dallo staff della comunicazione gettano acqua sul fuoco: “bluffa per tenersi buono Berlusconi”.

Ma in realtà nel Movimento c’è preoccupazione sulle sorti di un accordo che sembrava ad un passo e che a tratti sembra sfuggire di mano. “Si lavora a pancia bassa, ma è possibile salti il banco. O quanto meno, non mi sentirei di escluderlo”, confida uno dei fedelissimi di Luigi Di Maio all’Adnkronos mentre nel Palazzo va avanti la trattativa.

Lo scoglio più grande sembra quello relativo ai  rapporti con l’Ue, tema sul quale oggi pesa anche l’editoriale del  Financial Times che getta ombre sulle proposte economiche del M5S e  della Lega, bollandole come “ragione di preoccupazione”.

Silvio Berlusconi preferisce stare alla finestra: ieri il Cav, assicurano fonti azzurre, non ha visto il leader della Lega, ma è sempre rimasto in contatto con lui telefonicamente, e attende gli ultimi sviluppi della situazione senza ”fare l’uccello del malaugurio”, come dice la sua fedelissima Licia Ronzulli, che spiega: ”La nostra scelta è stata onesta e leale secondo i principi di responsabilità e trasparenza nei confronti degli alleati”.

“Stiamo assistendo a un balletto di  dichiarazioni e di responsabilità non ancora chiare che ci preoccupa  molto”. Lo dice Maurizio Martina, a proposito della formazione del  governo. “Siamo di fronte a una inaccettabile paralisi dell’Italia, a  una difficolta’ politica evidente di chi per 80 giorni ci ha  raccontato che tutto si sarebbe fatto i modo facile, che il governo  del cambiamento sarebbe stato alla portata -ha spiegato i reggente  Pd-. Messi alla prova dei fatti, questi leader ci stanno regalando  pratiche che nulla hanno a che vedere con il cambiamento”.

“Siamo preoccupati per l’Italia, leggiamo  cose che, come per la flat tax e i condoni, preoccupano. Il Pd si  predispone alla battaglia in Parlamento”. Lo ha detto Maurizio  Martina, a proposito delle trattative per la formazione del  governo. “Basta campagna elettorale, Lega e M5s dicano se questa  ipotesi di governo e’ fallita e restano solo incertezze”, ha  sollecitato il reggente del Pd.

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