Sanità, da Corte dei Conti accuse a De Luca: scongiurato danno erariale per oltre 40 milioni. Opposizioni all’attacco.

L'ingresso della Corte dei Conti durante la cerimonia di parificazione del rendiconto generale dello Stato per lÂ?esercizio finanziario 2019, Roma 23 giugno 2020. ANSA/FABIO FRUSTACI

La procura della Corte dei Conti della Campania “ha scongiurato un danno da pagamento di prestazioni sanitarie mai rese né rendicontate pari ad oltre 40 milioni di euro (pari alle fatture emesse dalle cliniche per prestazioni di cura non rese)”.

E’ quanto si legge nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario del procuratore regionale facente funzioni, Gianluca Braghò, in un aggiornamento “sull’indagine relativa alla gestione dell’emergenza Covid e riguardante “l’indebita percezione di provvidenze pubbliche da parte delle cliniche private della Regione Campania per effetto di accordo, ritenuto illegittimo, intercorso il 28 marzo 2020 tra la Regione e l’Aiop, l’Associazione Italiana Ospedalità Privata”.

Dopo aver sottolineato lo scongiurato “danno da pagamento di prestazioni sanitarie mai rese né rendicontate”, il procuratore spiega che “si sta procedendo per il recupero di un danno, attuale e concreto, che residua all’esito dell’effetto conformativo, pari ad oltre 3 milioni di euro”.

C’è poi il caso dei centri antidiabete: “Una indagine in via di completamento è relativa ad una vicenda riguardante gravi e continuate irregolarità nella resa e soprattutto nella fatturazione di prestazioni sanitarie da parte di centri antidiabete. Anche a seguito dell’attenzione suscitata su tali aspetti dall’attività istruttoria svolta da questa Procura – scrive il magistrato contabile – l’Asl ha riesaminato i dati prestazionali per tutti i centri antidiabete accreditati, pervenendo ad applicare tagli di corrispettivi col risultato di individuare per un solo centro oltre 2,6 milioni di euro di prestazioni fatturate e non ammissibili a corrispettivo”.

“La sanità in Campania, come hanno rilevato ancora una volta i magistrati della Corte dei Conti, è totalmente allo sbando. Sprechi di denaro pubblico senza fine, ritardi biblici, inefficienze, rapporti opachi tra Regione e centri privati, e soprattutto totale mancanza di controlli anche per inadeguatezza e incompetenza dei funzionari, che in molti casi non sanno nemmeno accendere un pc. Quale scusa si inventerà questa volta il De Luca dei miracoli, che tace sullo spettacolo indegno dei pazienti sistemati sulle barelle, che scarica ogni responsabilità sullo stop dei ricoveri negli ospedali, o sui tetti di spesa per le prestazioni sanitarie erogate dalle strutture convenzionate che si esauriscono nei primi dieci giorni del mese? Senza parlare del mancato sblocco delle graduatorie in una situazione emergenziale per la carenza di medici e infermieri. È evidente che il governatore considera anche la sanità, una questione privata da affidare ai componenti del suo ‘cerchio magico’, o peggio il palco principale su cui esibirsi in uno show che non fa ridere più nessuno. Non c’è altro da dire: la sanità campana è malata terminale di De Luca”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.

“La denuncia della Procura regionale della Corte dei Conti della Campania sulle distorsioni esistenti nel sistema sanitario purtroppo non ci sorprende. Come MoVimento 5 Stelle regionale da anni denunciamo i tagli, le irregolarità, gli sprechi di denaro pubblico e la mancanza di controlli sulla sanità privata. Storture che abbiamo evidenziato in diversi atti depositati in Consiglio regionale e che oggi ritroviamo nelle accuse dei magistrati”.  A denunciarlo è Vincenzo Ciampi consigliere regionale del Movimento 5 stelle e membro della commissione sanità.

“Togliere risorse alla sanità pubblica ha determinato gravi conseguenze. Costringere i cittadini a ricorrere ai centri convenzionati privati, pur non avendo sempre le possibilità economiche, è inaccettabile. Se il servizio sanitario regionale in Campania è allo stremo, l’unico responsabile è il governatore, che ha adottato una politica di sistematico smantellamento della sanità pubblica in favore di quella privata” – conclude Ciampi.

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