Terzo mandato, De Luca: vado avanti. Misiani: non col Pd. Iannone (Fdi): delirante

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“Per me non cambia nulla, andiamo avanti. La mia posizione non è cambia di una virgola e non cambierà”.

Lo ha ribadito il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca dopo la decisione del Governo di impugnare la legge regionale sul terzo mandato.

“Il punto di partenza e di arrivo delle mie decisione non è la carriera romana ma sono le nostre famiglie, la povera gente e i problemi concreti”, ha aggiunto.

Se De Luca sarà candidato, non sarà però candidato dal Pd, come ha dichiarato ieri il commissario per la Campania Antonio Misiani: “La posizione contraria del Partito democratico sul terzo mandato per i presidenti di regione è chiara, nota da tempo e vale in tutto il Paese, a prescindere da qualunque valutazione del Governo sull’impugnazione della legge regionale campana nel Consiglio dei ministri di oggi”.

“In una conferenza stampa dove non ha detto nulla di sostanziale il Governatore è riuscito solo ad arrivare al delirio di Ofelia paragonandosi a Mattarella. Non si capisce cosa c’entri il richiamo al Capo dello Stato. De Luca è un uomo disperato che cerca solo di tranquillizzare i suoi Consiglieri Regionali nell’estremo tentativo di non farsi mollare. Il suo partito a livello centrale lo ha già fatto e la dichiarazione di Misiani di ieri sera durante il Consiglio dei Ministri è sembrata il colpo di grazia per essere sicuri del decesso. Resta l’imbarazzante ostinazione di De Luca a rimanere aggrappato alla possibilità teorica di una poltrona. Mentre la Campania sprofonda De Luca impiega il tempo a difendere la sua posizione”. Lo dichiara il Senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, Commissario Regionale del Partito in Campania.

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