Accordo tra giovani penalisti e Conservatorio, strumenti musicali per minori a rischio.

Dopo la donazione di strumenti musicali da parte dell’Unione Giovani Penalisti di Napoli ai centri diurni che ospitano minori a rischio, il conservatorio di Napoli san Pietro a Majella ha formalizzato, nel corso del dibattito “La musica include”, tenutosi oggi sulla piattaforma Teams, l’impegno di segnalare musicisti e studenti di musica disponibili a trasmettere l’arte della musica.

Al dibattito on-line hanno preso parte avvocati, deputati, musicisti, docenti ed educatori minorili, come gli onorevoli Devis Dori, Gilda Sportiello, Raffaele Bruno, gli avvocati Antonio Tafuri, Antonio Palma e Gennaro Demetrio Paipais, i maestri Carmine Santaniello, Mara Luisa Bigai, Luca Caiazzo, la professoressa Clelia Iasevoli e la dottoressa Fortuna Giustiniani del centro della gioventù di Barra.

“Nel corso dell’incontro è emersa ed è stata evidenziata la necessità di intervenire nei territori a rischio anche attraverso la musica per impedire che il disagio ambientale, sociale e culturale possa tradursi in devianza”, fa sapere l’avvocato Gennaro Demetrio Paipais, presidente dell’Unione Giovani Penalisti di Napoli.

“Ed è per questo che – aggiunge – la sintesi formalizzata con il conservatorio di Napoli grazie all’impegno del professore Antonio Palma, presidente del Conservatorio di Napoli, e del maestro Carmine Santaniello, Direttore del Conservatorio di Napoli, dovrà spiegare effetti anche con le diverse istituzioni affinchè siano rafforzate le attività educative”.
“Molte sono le sfide, anche in chiave pedagogica, che – ha evidenziato la deputata Gilda Sportiello della Commissione Infanzia e Adolescenza, nel corso dell’intervento al dibattito – quando si lavora in contesti di disagio bisogna affrontare, difficoltà di varia natura. Trovare nella musica una chiave per poter scardinare meccanismi di marginalizzazione e di stigmatizzazione – aggiunge Sportiello – è sicuramente una chiave vincente che trova conferma nelle numerosissime esperienze e nella letteratura scientifica che riportano testimonianze e ricerche importanti”.
“Costruire un progetto musicale insieme – conclude il maestro Luca Lucariello Caiazzo – aiuta a valorizzare le diversità trasformandole in punti di forza”. (ANSA).

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