De Giovanni su Minà e festa scudetto a Canale 21.

Lo scrittore Maurizio De Giovanni è intervenuto al Vg 21 Mattina su Canale 21: “Gianni Minà è stato un cardine della comunicazione, un amico comune. Non era un giornalista che intervistava qualcuno di importante e basta, era amico nostro ed era in grado di parlare a tu per tu con personaggi famosi, come se li stessimo intervistando noi. Ha creato un linguaggio unico. Abbiamo avuto grandissimi giornalisti che hanno intervistato grandi uomini che hanno segnato un’epoca, ma nessuno utilizzava il linguaggio amichevole di Minà che costruiva un ponte tra noi e loro. Troisi e Maradona, ad esempio, lo consideravano di famiglia. Con Minà va via un modo unico e personale e caratteristico di fare giornalismo. Napoli intesa come città ha sempre avuto un rapporto particolare con la comunicazione. Minà ha intervistato con garbo e gentilezza i personaggi che hanno fatto la storia con domande che avrebbero fatto tutti. Curiosità intime ma senza l’indiscrezione. Minà è stato vicino a questi personaggi in momenti difficili e lui non li ha raccontati. Sappiamo bene che il giornalista va alla ricerca dello scoop e delle esclusive, lui le aveva e non le ha inseguite.

Festa scudetto? I monumenti non si devono toccare, il resto della città cambia pelle ma la cambia da sempre. Lo stadio Maradona ha il diritto e il dovere di essere lo stadio dei campioni d’Italia. Non sembra uno stadio identitario, va in contrasto con la nostra natura. Non so dirvi quale sia il problema, ma da tifoso è triste vedere lo stadio fermo, silenzioso, senza cori. Su 118 scudetti assegnati finora, solo 3 sono stati vinti sotto Roma, due a Napoli e uno a Cagliari. Questo definisce l’eccezionalità dell’evento, superiamo tutte le contrapposizioni per godercelo. A tal proposito, trovo triste il comunicato del tifo organizzato di Salerno. Non ho visto identici comunicati negli anni precedenti. Capisco l’identità, ma perché non festeggiare il Napoli? Nessuno riesce a spiegarmelo. Mi auguro sia una cosa fatta da pochi e rientri immediatamente anche grazie alle istituzioni che però al momento non sono ancora intervenute. Spero intervengano perché sono cose stupide”.