Lettera di minacce a direttrice Cronache di Napoli e Caserta, condanna unanime.

Una lettera con minacce di morte è stata indirizzata alla giornalista Maria Bertone, direttrice dei quotidiani Cronache di Napoli e Cronache di Caserta.

A spedirla, secondo i primi accertamenti, è stato un detenuto, originario del Casertano ed ora recluso in Sicilia.

E’ stata la stessa Bertone a dare notizia, sui due giornali, dell’accaduto che è stato denunciato alle forze dell’ordine. Centinaia i messaggi di solidarietà inviati, nelle ultime ore alla redazione dei due giornali.

“La mia solidarietà a Maria Bertone, direttore di Cronache di Napoli e Cronache di Caserta, per le pesanti intimidazioni subite. Minacce inaccettabili che condanno con forza”, ha scritto il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico.

“Siamo convinti che il direttore Bertone e l’intera redazione del quotidiano andranno avanti nell’esercitare il fondamentale di diritto di cronaca con l’autonomia e la libertà di sempre”, ha detto, invece, sui social il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca.

Solidarietà e vicinanza sono stati espressi anche dal vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, Valeria Ciarambino (M5S) e dalla segreteria regionale, dai parlamentari e dai consiglieri regionali della Campania della Lega.

Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, si è recato a Marcianise (Caserta) dove hanno la redazione i due giornali: “Nessuna minaccia può limitare la libertà di stampa e Cronache continuerà a raccontare i fatti senza alcuna paura”, ha detto Lucarelli.

Il Sindacato unitario dei Giornalisti della Campania (Sugc), in una nota, ha espresso preoccupazione ricordando che la provincia di Caserta “si conferma uno dei territori più pericolosi per i giornalisti in Italia”.

“La parola che informa, racconta, fa riflettere e scopre è una parola da difendere. Alla giornalista Maria Bertone, la vicinanza del Comitato don Peppe Diana. Libera e corretta informazione contro ogni tipo di criminalità, sempre”. E’ quanto si legge in un post sui social del Comitato don Peppe Diana.
(ANSA).