Alvaro Fiorucci presenta il Sangue delle Donne al Caffè Letterario di Caserta.

Sempre più seguiti gli eventi promossi dal Caffè Letterario delle Pari Opportunità di Santa Maria Capua Vetere (Ce). L’avvocato Francesca della Ratta insieme alle colleghe Giovanna Barca e Fiorentina Orefice, pochi giorni fa in diretta streaming sulla pagina facebook (https://www.facebook.com/Caffe-letterario-delle-Pari-Opportunita-107518511144322) ,  hanno ospitato il giornalista umbro, l’autore  Alvaro Fiorucci per parlare de “Il Sangue delle donne”.

Questo il titolo del  suo libro, che  narra di oltre trent’anni di femminicidi avvenuti in Umbria. Un vero e proprio problema sociale accentuato dalla disparità di genere all’interno della nostra società. Donne uccise, sparate, accoltellate, strangolate, bruciate, massacrate . Lo scenario è sconcertante,  storie di gelosie, di amori malati e morbosi che stringono fino a togliere il respiro. Storie di orrore e dolore. Donne a cui il sorriso viene cancellato per sempre. Un parterre di eccezione ha visto tra gli altri la partecipazione di Mariangela Condello, Sostituto Procuratore del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il criminologo Fabio Delicato, l’avvocato Mirko Del Giudice, e l’editore Gianluca Galli. Omicidi che spesso presentano le stesse modalità, e dove le dinamiche si ripetono. Fondamentale è la convinzione della donna a denunciare perché il lavori dei P.M.  siano determinanti . Le donne spesso non denunciano per paura, temono per i propri figli,  per le mincacce, per disconoscimento della soggettività  economica.  La violenza non è solo morale, fisica, psicologica, sessuale  ma anche economica. Quest’ultima crea dipendenza dal partner che sfrutta la propria posizione di forza.  Bisognerebbe contribuire in termini di comunicazione e far luce su un dramma sottostimato che può essere risolto soprattutto attraverso un cambiamento culturale a partire dall’educazione al rispetto dell’altro sin dalla tenera età.  Perché la donna finisce per essere vittima? Cosa si può evitare oggi perché queste storie si possano ripetere? Una rete di protezione per la donna in cui lo Stato sia presente, campagne di sensibilizzazione all’educazione sentimentale e non avere paura di raccontare le storie, quelle storie dove il male ha una sua specifica connotazione e riconoscibilità. La forza delle donne è volta ad arginare la violenza e fuoriuscirne.  “Per tutte le violenze consumate su di lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le sue ali che avete tarpato, per tutto questo: in piedi signori, davanti ad una Donna” recitava Whilliam Shakespeare.

 

Sabrina Ciani

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