Arte e sfera pubblica, Michele Dantini presenta il suo libro giovedì 20 al Madre.

Giovedì 20 aprile 2017 ore 18:00 (Biblioteca, primo piano)

Presentazione del libro di Michele Dantini Arte e sfera pubblica. Il ruolo critico delle discipline umanistiche (Donzelli editore, 2016)

Intervengono, con l’autore, Stefania Zuliani e Maria Giovanna Mancini

Museo MADRE, via Settembrini 79, Napoli

In che modo l’arte contribuisce al vigore della sfera pubblica?

E qual è il compito civile che la critica d’arte, intesa nel suo senso più elevato, può svolgere?

Michele Dantini, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università per Stranieri di Perugia, articola una serie di possibili risposte a questi interrogativi nel volume Arte e sfera pubblica. Il ruolo critico delle discipline umanistiche (Donzelli editore, 2016), che sarà presentato al museoMADRE di Napoli giovedì 20 aprile, alle ore 18:00 (Biblioteca, primo piano). Ne discuteranno con l’autore Stefania Zuliani, docente di Teoria della Critica d’Arte all’Università degli Studi di Salerno, la storica dell’arte Maria Giovanna Mancini, introdotti del presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee Pierpaolo Forte, con la moderazione del direttore del MADRE Andrea Viliani.

Nel volume Dantini avvicina artisti per definizione elusivi, quali Marcel Duchamp e Piero Manzoni, cui sono dedicati saggi di avvincente precisione, e si confronta con alcuni dei più importanti storici dell’arte (Aby Warburg, Erwin Panofsky, Edgard Wind, Ernst Gombrich e Michael Baxandall e, tra gli italiani, Roberto Longhi), che hanno saputo e voluto essere “intellettuali pubblici”. Nel prendere spunto dall’attuale crisi della critica, l’autore rifugge il prevedibile lamento sulla “morte dell’esperienza” o la scomparsa degli “intellettuali legislatori”. In dialogo anche con storici e teorici come Max Weber Karl Mannheim, Arnaldo Momigliano Isaiah Berlin, Michael Walzer Edward Said, Peter Sloterdijk Jurgen Habermas,individua costanti, segnala differenze, stabilisce genealogie, con l’obiettivo di restituire una maggiore ampiezza all’attuale discussione sulle discipline umanistiche. Mentre contribuisce a riconoscere nella diaspora culturale tedesca ed ebraico-tedesca l’episodio storico-culturale cruciale del Novecento, il volume interviene con originalità sui processi di traduzione transculturale che hanno dato vita alla koinè culturale contemporanea e risponde a una rinnovata esigenza di confronto tra ambiti di esperienza – arte, scienza, morale, religione – che soffrono oggi di un’eccessiva separazione. Sullo sfondo dei saggi raccolti nel volume, emerge la necessità di ritrovare il senso delle profonde differenze esistenti, sino alla prima metà del Novecento, tra cultura europea continentale e cultura americana.

Michele Dantini (Firenze, 1966) insegna Storia dell’Arte Contemporanea all’Università per Stranieri di Perugia ed è Visiting Professor alla Scuola IMT di Alti Studi, Lucca. Ha studiato e si è perfezionato (Ph.D.) alla Scuola Normale Superiore di Pisa, con borse di studio presso The Courtauld Institute, Londra e Eberhard Karls Universität, Tubinga. Tra 2011 e 2013 ha diretto il Master MAED al Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea. Tra le pubblicazioni più recenti: Arte e sfera pubblica (2016); Macchina e stella. Duchamp, Johns, Boetti (2014); Geopolitiche dell’arte italiana 1957-2010(2012).

Scheda volume:

titolo: Arte e sfera pubblica. Il ruolo critico delle discipline umanistiche

Saggi. Arti e lettere

Donzelli editore

2016, pp. VI-412, rilegato

ISBN: 9788868435387

prezzo: 37,00 euro