Controluce, dialoghi tra Gustaw Herling e Titti Marrone sulla libertà di espressione, presentazione del libro venerdì 20 a iocisto.

Esce per Marotta&Cafiero “Controluce – Letteratura e Totalitarismi”, dialoghi tra lo scrittore polacco Gustaw Herling e la giornalista e scrittrice Titti Marrone; il libro sarà presentato a Napoli venerdì 20 maggio, alle ore 18, nellaa libreria Iocisto da Paolo Macry, Marta Herling, Andrea de Carlo, che affiancheranno Titti Marrone.

Dopo 27 anni la Marotta&Cafiero riporta alla luce queste conversazioni apparse sulle pagine de Il Mattino.

“In un momento storico come quello attuale, di drammatica instabilità internazionale e che vede coinvolte aree dell’ex Urss, questi dialoghi appaiono incredibilmente attuali e fanno riflettere sulle dittature che opprimono e hanno paura di scrittori e intellettuali” sottoinea una nota.

“Controluce” è un dialogo sul post comunismo forgiato da racconti, fatti, ricordi intrappolati dietro la cortina di ferro. Una nuova edizione, ampliata, rivista che si arricchisce di un’appendice dedicata a Napoli, seconda patria dello scrittore polacco scomparso nel 2000 proprio nella città che lo aveva adottato. Gustaw Herling e Titti Marrone dipingono ritratti di grandi scrittori europei che hanno vissuto i totalitarismi del Novecento: da Primo Levi a Ignazio Silone, fino alla Russia sovietica di Alexandr Solženicyn e Marina Cvetaeva. Controluce ci porta nelle prigioni di Šalamov e Gor’kij. In queste pagine trova spazio il rapporto di Herling con Napoli e con Benedetto Croce. Controluce è un inno alla libertà d’espressione. Nella sua prefazione, Marrone descrive Herling come “una persona dalla vita complessa, segnata fortemente dal reclusione nel Gulag sovietico sul Mar Bianco e dall’ostracismo intellettuale di cui le sue opere erano state fatte oggetto, eppure – continua la giornalista – capace di riflessioni assolutamente libere da pregiudizi, prive di qualsivoglia rancore, con un’assoluta, totale inclinazione naturale per quella ‘religione della libertà’ teorizzata da Benedetto Croce e venne vissuta da Herling come dimensione interiore militante”.

“Con questo libro torniamo ad affrontare un tema a noi caro: quello dei totalitarismi e della libertà di espressione” dice il direttore editoriale della Marotta&Cafiero, Rosario Esposito La Rossa (ANSA).

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