Iocisto presenta La Librellula

L’idea de “La Librellula” è venuta nel corso di una riunione dell’ Associazione. Si parlava degli spazi della Libreria e pensavo che a me di IoCiSto va bene tutto. L’unica cosa che ancora un po’ mi manca, da ex cliente di una libreria “di catena”, è l’immensa scelta di libri, i metri quadri da supermercato, i lunghi percorsi tra i volumi impilati. Che potevo fare nel mio piccolo? Come potevo moltiplicare gli scaffali della Libreria? La risposta è quella che, ad un primo sguardo, vi si presenta davanti: tante copertine, tanti spunti, tanti suggerimenti.
Però non bastava. Mi sono fatto prendere la mano e la cosa ha assunto connotati un pochino più ambiziosi: volevo creare uno spazio in cui gli Scrittori – o, per lo meno, gli “addetti ai lavori” – potessero recensirsi, parlarci di libri, di progetti, di scrittura, di stile, di critica letteraria, ecc…
Guardo ai nomi che hanno collaborato a questo numero e ho la presunzione di credere che un pochino ci siamo riusciti. O meglio, che potremmo riuscirci.
Ecco cosa troverete: una “stroncaturina” dell’ultimo DeLillo di Titti Marrone (scrittrice, giornalista del Mattino, professoressa di “Storia e Tecnica del Giornalismo”); il link alla presentazione di “Borgo Sud” di Donatella Di Pietrantonio, che molti indicano come possibile vincitrice dello Strega 2021; un’intervista a Piergiorgio Pulixi, che, nel 2019, si è aggiudicato – il più giovane di sempre – il più prestigioso premio italiano di gialli, lo Scerbanenco, e che presenta il suo ultimo noir “Un colpo al cuore”; un’intervista di Federica Flocco (scrittrice e giornalista) ad Antonella Ossorio (autrice, tra gli altri, de “La Mammana” del 2014 e de “La cura dell’acqua salata” del 2019); la recensione di Francesco Paolo Oreste (“L’ignoranza dei numeri” edito da Baldini e Castoldi) de “La felicità degli altri” di Carmen Pellegrino (La Nave di Teseo).
Per cominciare non mi sembra poco… E ovviamente ringrazio tutti per il contributo che ci hanno voluto accordare.
Poi troverete i Consigli del Libraio, il “nostro” Alberto Della Sala. Infine, una sorta di rassegna stampa a mia cura. Insomma, ecco a voi “La Librellula”!
Lo so che si poteva fare meglio, che non è “equilibrata”, che è forse troppo lunga o forse incompleta, ecc… , ma ci è venuta così e avremo tempo per migliorare. Per ora mi dico che è un miracolo! Per cui, solo per questo numero, non vorrei né consigli, né critiche, ma, possibilmente, solo complimenti! D’altronde, trattandosi di miracolo, non mi risulta che alle nozze di Cana qualche invitato si sia lamentato della qualità del vino!
Ciò detto, dateci un’occhiata; date un’occhiata a questa, per me, leggiadra e favolosa Librellula!
di Gigi Agnano