Leonardo e la Gioconda napoletana, presentazione del libro di Ernesto Solari venerdì 13 a Caserta.

La misteriosa Gioconda era una dama napoletana? Quali tracce ha lasciato il da Vinci del suo passaggio in Campania? E soprattutto: Leonardo era solo scienza e tecnica o anche misticismo e simbolismo? Quale testamento nascosto ha lasciato nelle sue opere?

A questi e ad altri affascinanti interrogativi, su cui gli studiosi dibattono da secoli, cerca di rispondere lo storico dell’arte ed esperto leonardesco Ernesto Solari con il suo ultimo libro  “Leonardo neoplatonico. Gli arcani occultati”, edito da Colibrì in occasione dei 500 anni dalla morte del grande artista e scienziato. Il libro sarà presentato domani 13 settembre, alle ore 19.30, a Caserta, presso l’Associazione Culturale Terre Blu, in via San Nicola 27 (località San Benedetto), alla presenza dell’autore e del prof. Luca Ferrara.

Nel volume il Solari propone ai lettori un da Vinci inedito e stupefacente, che non mancherà di stimolare ulteriormente il dibattito mai esaurito intorno a questa importante figura: non più solo genio della scienza e della tecnica ma, soprattutto nell’età matura, artista e pensatore intriso di spiritualità, esoterismo e simbolismo. Secondo la tesi del volume, Leonardo utilizzava le sue conoscenze in questi campi per lasciare nei propri dipinti una traccia apparentemente invisibile e quasi subliminale del suo testamento spirituale.

Grazie a trent’anni di indagini appassionate, ricostruzioni, prove scientifiche e nuove scoperte inedite, Solari svela la formazione neoplatonica del Vinciano e i sorprendenti significati nascosti delle sue opere, rilette sotto la lente di strumenti mai presi in considerazione prima: dalla Kabbala ebraica al Vangelo di Giovanni, dall’interpretazione dei Tarocchi delle corti cinquecentesche alla numerologia del pensiero pitagorico. In questa lunga e complessa esplorazione del lato filosofico e spirituale del fiorentino, Solari è stato incoraggiato da due dei più grandi esperti di Leonardo, Carlo Pedretti e Federico Zeri, ai quali il volume, che contiene le loro lettere, è dedicato.

Ingresso libero.