Napoli Città LIbro, dal 4 al 7 aprile a Castel Sant’Elmo, presentazione il 7 marzo a Palazzo Zevallos Stigliano.

Arricchita da format e nuovi contenuti, la seconda edizione del Salone del Libro e dell’Editoria di Napoli è in programma dal 4 al 7 aprile 2019 a Castel Sant’Elmo.

Il tema della seconda edizione di “Napoli città Libro” sarà “Approdi. La cultura è un porto sicuro”. Gli approdi possono essere quelli fisici di chi arriva in una nuova terra alla ricerca di un futuro più umano, o quelli metaforici di un ragionamento, di un processo di sviluppo. A Napoli Città Libro sarà possibile, quindi, seguire riflessioni sulle migrazioni come sui traguardi tagliati dalla scienza, approfondire argomenti di attualità come lo sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente, i cambiamenti del mondo del lavoro, i diritti civili e il significato di una cittadinanza attiva, le prospettive di crescita del Paese, il ruolo dei giovani e dell’istruzione. Ma non solo: nella “rada” simbolica di Castel Sant’Elmo arriveranno anche autori da tutta Italia e internazionali per condividere la loro esperienza di narratori, poeti, saggisti e illustratori; sbarcheranno poi ospiti dal mondo dello spettacolo e dell’arte, studiosi di varie discipline, esperti che guideranno alla riscoperta delle diverse anime di Napoli come pure voci giovani del nostro panorama culturale.

Tra i format previsti:

ÀNCORE

Strumenti indispensabili per non andare alla deriva, le àncore di questa sezione sono i temi fondamentali della nostra contemporaneità e del nostro essere. Riflessioni sull’attualità e la società in cui viviamo ma anche occasioni per ritornare agli interrogativi che da sempre animano l’uomo portandolo a spingersi oltre il proprio orizzonte.

SIRENE

Divinità affascinanti e protagoniste di tante narrazioni, le sirene sono al centro di questa sezione nel loro duplice ruolo di figure mitologiche e monito simbolico nei confronti di voci ingannatrici. Spazio dunque alla riflessione su fake news, demagogia, populismi e sensazionalismo, e alla ricerca della rotta più sicura per riconoscerli e aggirarli.

Il Salone del libro e dell’editoria di Napoli è organizzato dall’associazione Liber@arte, di cui fanno parte gli editori Alessandro Polidoro, Diego Guida e Rosario Bianco, e Antonio Parlati presidente della sezione Editoria, cultura e spettacolo dell’Unione industriali di Napoli, anch’essa partener dell’iniziativa. Consulenza ideativa e organizzativa dell’associazione “Giri di Parole”.

Partner d’eccezione, il Polo museale della Campania-Ministero per i beni e le attività culturali.

«Napoli rivendica il suo ruolo di centralità nel panorama editoriale nazionale ed è per questo, che questa rassegna ha l’ambizione di diventare un prestigioso Salone del libro, italiano e internazionale. Per questo chiamiamo “alle armi della cultura” ancora una volta Napoli e i napoletani, veri protagonisti del Salone 2018, ai quali chiederemo un aiuto anche per candidare Napoli capitale europea della Cultura nel 2024» dice Alessandro Polidoro.

«Oltre a incontri con autori di caratura internazionale, nazionale e locale, quest’anno organizzeremo anche incontri professionali. È tutto il mondo del libro e della cultura nel senso più ampio quello che vogliamo coinvolgere, anche per offrire qualche spunto di riflessione, e magari qualche suggerimento, per combattere la chiusura continua delle librerie» dice Diego Guida, anche nella sua qualità di presidente nazionale dei piccoli editori dell’Aie.

«Napoli Città Libro è un importante momento per il mondo dell’editoria ma anche per il valore del libro come bene prezioso che crea cultura e consente, dunque, all’individuo di formare una coscienza critica, indispensabile per creare un mondo migliore. Castel Sant’Elmo è un altro dei grandi tesori di Napoli e la volontà del Salone è anche quella di far visitare i luoghi meravigliosi della città» dice Rosario Bianco.

«Gli industriali napoletani dimostrano anche in questa occasione di credere, e di investire, nella cultura. La diffusione della lettura è il primo strumento per la crescita civile, ed economica, del territorio. Secondo gli ultimi dati, nel 2018 il libro italiano si conferma prima industria culturale del Paese» dice Antonio Parlati.

«Questa fiera del libro si tiene in una delle più prestigiose sedi museali del Polo e siamo lieti di condividere la manifestazione: i musei sono anche luoghi del presente che ospitano quello che offre la contemporaneità nei diversi campi della cultura, compresa ovviamente la letteratura», dichiara Anna Imponente, direttrice del Polo museale della Campania.

Coordinatrice dell’evento per il Polo museale è Fernanda Capobianco.

La mattina del 7 marzo a Palazzo Zevallos si terrà la conferenza stampa per illustrare tutto il programma, gli ospiti e i format di questa seconda edizione di “Napoli città libro”.

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