Premio Napoli, i finalisti dell’edizione 2019.

Nella sede del Palazzo Reale,  la Fondazione Premio Napoli, alla presenza del presidente Avv. Domenico Ciruzzi, sono stati presentati, lunedì 1 Luglio,  gli autori finalisti  per le tre categorie: Narrativa, Poesia e Saggistica. Il Presidente dopo una breve panoramica delle dinamiche operative della  Fondazione e degli obiettivi che si prefigge di raggiungere è entrato nel vivo della manifestazione.

L’edizione 2019 conta più di mille giudici lettori, che decretano con il loro voto i vincitori: le adesioni sono state raccolte sul sito premionapoli.it. È stato possibile registrarsi fino al 22 giugno scorso sia come giudice lettore singolo, sia come parte di un comitato, guidato da un coordinatore. Ogni giudice lettore ha avuto la facoltà di iscriversi per una sola sezione: “Narrativa”, “Poesia” o “Saggistica”.

La diffusione capillare degli oltre cinquanta comitati di lettura, distribuiti tra Napoli e provincia e nelle strutture carcerarie di Secondigliano e Poggioreale, sono motore trainante costituente una rete di divulgazione letteraria in perenne espansione. I gruppi di lettura sono interlocutori privilegiati nella programmazione culturale del Premio Napoli, con una vasta maggioranza di studenti delle scuole superiori, distribuite tra il centro e la periferia cittadina.

Il compito del giudice lettore consiste nel ritirare i libri della sezione prescelta nella sede della Fondazione Premio Napoli. Ha l’obbligo di leggerli e di assegnare via web un singolo voto per uno dei testi finalisti. È possibile esprimere la propria preferenza anche recandosi nella sede della Fondazione e accedendo alla modalità di votazione elettronica assistita. I giudici lettori, inoltre, possono partecipare agli incontri con gli autori e ad altri eventi organizzati dalla Fondazione, nonché farsi promotori di idee e progetti da sottoporre per la valorizzazione della lettura e delle iniziative culturali.

Alle tre sezioni votate dai giudici lettori si affiancheranno tre categorie speciali: “Internazionale”, “Cultura” e “Drammaturgia contemporanea”. In queste tre categorie a indicare i vincitori sarà soltanto la giuria tecnica presieduta da Domenico Ciruzzi e formata da quindici membri: la scrittrice Wanda Marasco, l’autore e produttore televisivo Stefano Balassone, lo sceneggiatore e regista Maurizio Braucci, il giornalista del quotidiano “la Repubblica” Antonio Gnoli, i giuristi Alfredo Guardiano e Sergio Moccia, il medico, poeta ed editore Eugenio Lucrezi.

I finalisti Premio Napoli 2019

Per la sezione narrativa, la giuria ha scelto:

  • “Carnaio” di Giulio Cavalli, Fandango Libri
  • “Il Vesuvio universale” di Maria Pace Ottieri, Einaudi Editore
  • “L’uomo che trema” di Andrea Pomella, Einaudi editore.

Per la Sezione “Poesia”:

  • “Le cose innegabili” di Nanni Cagnone (Avagliano),
  • “I passeri di fango” di Francesco Nappo (Quodlibet),
  • “Le nuvole e i soldi” di Tiziano Scarpa (Einaudi).

 Sezione “Saggistica”:

  • “La dotta lira” di Paolo Isotta (Marsilio),
  • “La funesta docilità” di Salvatore Silvano Nigro (Sellerio)
  • “Quando c’era l’URSS” diGian Piero Piretto (Raffaello Cortina).

I riconoscimenti saranno consegnati nel corso della cerimonia che si svolgerà il 18 dicembre al Teatro Mercadante di Napoli.

Carla De Ciampis