Asl Na 1: concorsi per medici, San Giovanni Bosco diventa ospedale covid, convenzione con cliniche private.

Il direttore dell' Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, in visita all'ospedale Giovanni Bosco da oggi interamente destinato agli ammalati Covid-19, 30 ottobre 2020 ANSA / CIRO FUSCO

Tre concorsi banditi ad horas con scadenza 9 novembre. Così la Asl Napoli1 Centro punta a rinforzare gli organici nella guerra al Covid-19. Già ieri sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Campania i tre concorsi. Nell’ordine: assunzione a tempo determinato per sei mesi, eventualmente rinnovabili, di 40 Dirigenti Medici di Anestesia e Rianimazione, 20 Dirigenti Medici di Direzione Medica di Presidio Ospedaliero e 20 Dirigenti Medici di Medicina Interna. Sono dunque 80 le unità di personale che la direzione generale dell’ASL Napoli 1 Centro punta ad immettere nel più breve tempo possibile in servizio; alle procedure di concorso possono partecipare anche i giovani medici che non hanno ancora conseguito la specializzazione, purché completino l’iter entro il 30 novembre 2020.

“Spero che questi bandi non vadano deserti – dice il direttore generale Ciro Verdoliva – e che ancora una volta da parte dei più giovani ci sia una risposta di grande responsabilità. Stiamo facendo tutto ciò che possiamo per non lasciare nulla di intentato e infoltire le fila del nostro personale che sta sopportando un peso enorme per fronteggiare la crisi, uno sforzo che merita il rispetto di tutti e per il quale non posso che ringraziare la grande squadra dell’ASL Napoli 1 Centro. Speriamo, con queste procedure di concorso, di poter immettere presto forze fresche che possano in parte alleggerire il carico”. (ANSA).

L’Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli è stato svuotato dei pazienti che erano ricoverati e dall’11 novembre riaprirà, accogliendo solo pazienti positivi al covid. L’operazione di trasformazione del nosocomio va avanti, sotto la guida di Ciro Verdoliva, direttore generale dell’Asl Napoli 1. “In questi giorni – spiega all’ANSA Verdoliva – sono in corso alcuni piccoli lavori per assicurare la piena sicurezza di pazienti e medici nel nuovo ospedale covid e parallelamente medici e infermieri stanno svolgendo un corso di formazione sulle procedure per affrontare il virus sotto la guida del professore Franco Faella”. Faella, ex direttore del dipartimento di epidemiologia dell’ospedale Monaldi, ora in pensione, prosegue dunque la sua collaborazione con l’Asl nella lotta al covid dopo essersi occupato della trasformazione in covid center del Loreto Mare. L’ospedale San Giovanni Bosco è stato trasformato in covid center per sfruttare appieno tutte le specialistiche e poter quindi curare pazienti positivi con sintomi e altre patologie.

Ci saranno in tutto 89 posti letto: 40 degenze ordinarie covid19, 12 posti di ginecologia e ostetricia dove si potrà partorire se positivi, 6 di ortopedia, 12+4 di cardiologia con emodinamica, 15 posti di chirurgia vascolare, generale e neurochirurgia. Tutti i pazienti saranno covid positivi.

“Stiamo proseguendo – spiega Verdoliva – anche la giusta interlocuzione con i medici nell’unità di crisi aziendale istituita già da marzo e a cui partecipano anche i sindacati. La decisione di convertire il San Giovanni Bosco in covid center è stata partecipata dalle organizzazioni sindacali di dirigenza e di comparto nell’ambito di questa unità di crisi e a breve convocheremo una nuova riunione informativa”. (ANSA).

Parte da domani l’apertura dei posti letto covid19 nelle cliniche private a Napoli. Alla manifestazione di interesse dell’Asl Napoli 1 hanno risposto alcune strutture e dopo le verifiche è stata approvata la creazione di reparti per i pazienti affetti da coronavirus e che vanno ricoverati in degenza ordinaria.
Da domani, si apprende dall’Asl Napoli 1, vengono attivati 40 posti letto alla Casa di Cura Villa Angela che si trova in via Manzoni e 90 posti letto nella clinica Villa delle Querce in via Battistello Caracciolo. Lo step successivo riguarderà invece l’Hermitage in via Cupa Tozzoli, nella zona del Bosco di Capodimonte, che attiverà 60 posti letto di degenza ordinaria dal 23 novembre. (ANSA).

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