Coronavirus, fila dall’alba al Frullone per fare il tampone, possibile farlo anche in strutture private.

In fila davanti lÕospedale San Giovanni per effettuare il tampone. Roma, 7 ottobre settembre 2020 ANSA/MASSIMO PERCOSSI

In fila dall’alba per sottoporsi al tampone: ci sono persone che arrivano anche alle 5 e verificare se hanno contratto o meno il covid-19, davanti ai laboratori del Frullone, struttura dell’Asl Napoli 1 in prima linea in questo periodo.

Il laboratorio apre alle 9; in questo lasso di tempo si crea una coda di auto che spesso intralcia anche l’ingresso dei dipendenti nella struttura della Asl.

In molti casi si tratta di persone che, non avendo avvertito come dovuto il medico di base, non sono inserite nella piattaforma informatica regionale e si presentano direttamente al distretto del Frullone per sottoporsi al test.

L’ organizzazione dell’Asl, per maggiore cautela anche se ciò accentua il disagio, prevede che anche a chi non è nella piattaforma e, a quanto dichiara, potrebbe avere sintomi o essere venuto in contatto con persone colpite dal virus, venga fatto il tampone.

La fila, registrata in questi ultimi giorni di impennata di contagi, viene comunque smaltita nell’arco della giornata.

La soluzione, adottata dalla Regione Campania già dai primi giorni di agosto per chi rientrava da località a rischio, continua da essere utilizzata anche in questi giorni di picco di contagi. Alle persone che arrivano al Frullone viene distribuito un numero che stabilisce l’ordine di accesso al tampone. (ANSA).

Le strutture private della Campania sono state autorizzate ad effettuare tamponi a singoli privati cittadini, con obbligo di comunicare gli esiti, positivi e negativi, alla piattaforma sanitaria regionale “anche in considerazione del quadro epidemiologico e del massivo contact tracing in atto”.

E’ una delle decisioni prese oggi in Regione in una riunione convocata dal presidente Vincenzo De Luca, con i componenti dell’Unità di Crisi e i direttori generali delle Asl e delle Aziende ospedaliere di Napoli e provincia per una verifica complessiva sull’andamento del contagio. In particolare si è fatto il punto sulla disponibilità di posti letto e sul completamento della cosiddetta “Fase C”. “Non vi è alcuna carenza di posti letto su scala regionale come paventato da notizie inesatte circolate nei giorni scorsi” si afferma in una nota. (ANSA).