Coronavirus, Regione attiva il numero verde, ma i medici protestano.

La Regione Campania ha istituito un numero verde per dare informazioni ai cittadini sul coronavirus.

Il numero è 800909699 e sarà attivo dal 5 febbraio alle 14.

Al numero risponderanno medici laureati iscritti all’albo discenti del corso di formazione in medicina generale.

Il funzionamento del numero è garantito dall’Asl Napoli 1 Centro e ogni Asl avrà una o più postazioni, quindi in Campania ci saranno sempre almeno nove postazioni attive contemporaneamente.

Il numero sarà attivo dalle 8 alle 20 e fornisce informazioni in italiano.

«L’emergenza coronavirus rischia comprensibilmente di creare un effetto psicosi, tuttavia ci sorprende che il direttore generale del settore Tutela della Salute della Regione abbia le idee così confuse sul ruolo che debbano svolgere in questa emergenza i Medici di Medicina Generale». Con queste parole i vertici regionali della FIMMG campana stigmatizzano le affermazioni rese ai media dal direttore generale del settore Tutela della Salute della Regione Campania Antonio Postiglione in merito all’istituzione del numero verde regionale. «L’idea che i Medici di Medicina Generale possano provvedere a visite domiciliari ai cittadini che dovessero riferire al numero verde sintomi verosimilmente legati al coronavirus – proseguono i vertici regionali FIMMG – ci lascia sconcertati. Anche uno studente di medicina sa bene che una simile misura è carente in primis sul piano scientifico. Una possibile condizione di contagio deve in una qualche maniera attivare le azioni mirate alla definizione diagnostica che può trovare riscontro esclusivamente nelle idonee strutture laboratoristiche in Ospedali attrezzati a fornire la diagnosi».FIMMG Campania aggiunge che una misura del genere renderebbe anche ingestibile le attività dei vari studi sparsi sul territorio, con ulteriori ripercussioni su un’attività assistenziale già molto sottopressione a causa dell’influenza di stagione.«Errori simili, che lasciano perplessi per quanto sono macroscopici, sono forse anche il frutto della mancata concertazione delle scelte. Del resto la Regione non ha ritenuto di convocare la Medicina Generale all’incontro tenutosi venerdì per potenziare la rete di sorveglianza. Se invece i Medici di Medicina Generale fossero stati ascoltati sarebbe stato chiaro che una misura utile è potenziare il ricorso al vaccino antinfluenzale perle categorie a rischio e per quanti si accingono a viaggiare».I Medici della Medicina Generale sottolineo invece con grande favore le misure attivate dal Ministero della Salute al fine di potenziare la profilassi per ridimensionare il fenomeno di una possibile epidemia nel territorio Italiano. «Misure assolutamente condivisibili e da sostenere -concludono dalla FIMMG campana – soprattutto per contrastare il pericolo della diffusione di informazioni o azioni improprie che genera nella popolazione una fobia collettiva».