Inquinamento acustico, a Napoli 62 decibel di media. Il progetto Ci Sentiamo Dopo di Amplifon.

Rumore medio pari a 62 decibel perfettamente in linea con i dati della regione Campania,
dove sono state effettuate oltre 200 misurazioni dagli utenti tra febbraio e luglio 2020 sono queste le evidenze sulla città di Napoli emerse dal noise tracker dell APP Amplifon Ci Sentiamo Dopo lanciata dall’Azienda lo scorso gennaio con l’obiettivo di realizzare la prima mappa crowd sourced dell’ ecologia acustica del nostro Paese e sensibilizzare i cittadini sull’importanza dell’ascolto consapevole

Le rilevazioni napoletane hanno dimostrato come il problema dell’inqui namento acustico rappresenti, ancora oggi, una tendenza diffusa nelle città italiane comune sia a luoghi chiusi sia a spazi aperti e pubblici confermando la necessità di promuovere messaggi di prevenzione sul benessere uditivo e sulla cultura dell’ascolto responsabile a partire dalla fascia più giovane della popolazione, il più delle volte maggiormente esposta e meno consapevole

Stime dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità indicano infatti, che oltre 1 miliardo di giovani tra i 12 e 35 anni siano a rischio di problemi di udito a causa dell’esposizione incontrollata al rumore

“Come Amplifon, siamo estremamente sensibili al trend evidenziato dall’OMS e crediamo che sia importante raggiungere i più giovani con strumenti nuovi e partecipativi sottolinea Luca Marini, Corporate Communication CSR Associate Director di Amplifon “Per questo motivo, il noise tracker della nostra APP Ci Sentiamo Dopo acquisisce grande importanza perchè permette a ciascuno di noi di monitorare attivamente suoni e rumori delle nostre città e di collaborare alla generazione di una vera e propria mappa condivisa dell’ecologia acustica La
partecipazione attiva degli utenti di Reggio Emilia a questo percorso ci dimostra che sta nascendo una vera e propria community di pionieri di una nuova cultura dell’ ascolto responsabile e del benessere uditivo conclude Luca Marini

“Proteggere e curare il nostro udito deve diventare una priorità nei nostri programmi di prevenzione, al pari di altre pratiche più comuni sottolinea il Prof. Roberto Albera, Presidente della Società Italiana Foniatria e Audiologia ( L’ipoacusia da trauma acustico e i disturbi extrauditivi correlati all’esposizione al rumore, quali l’insonnia, la difficoltà di concentrazione con le ricadute sull’attività lavorativa e sulla resa scolastica, l’emicrania, i disturbi cardiovascolari e altri hanno un im patto rilevante sulla qualità della vita ma possono, se affrontati adeguatamente, essere prevenuti. Il percorso di Ci Sentiamo Dopo e del suo noise tracker, da questo punto di vista, contribuisce a rafforzare la sensibilità di ognuno di noi, ricordandoci come al pari a esempio, delle protezioni che usiamo per ripararci dalle temperature calde della stagione estiva sia utile imparare a evitare la permanenza
prolungata in ambienti rumorosi a richiedere il rispetto delle norme di rumorosità nelle aree residenziali e a usare otoprotettori in situazioni di particolare rumorosità peraltro già prevista nell’ambito lavorativo aggiunge il Prof. Roberto Albera

La APP Ci Sentiamo Dopo e il suo noise tracker torneranno protagonisti, con la ripresa del nuovo anno scolastico del roadshow Ci Sentiamo Dopo progetto di educazione ed intrattenimento sul territorio, volto alla sensibilizzazione degli studenti delle scuole secondarie italiane verso una nuova e più consapevole cultura del suono

Il progetto, presentato lo scorso ottobre in occasione del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, ha coinvolto ad oggi più di 800 scuole e 20.000 studenti e negli ultimi mesi è stato arricchito di una piattaforma di didattica a distanza, mess a a disposizione di tutt i gli istituti scolastici italiani sul sito www.cisentiamodopo.it.

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