L’8 marzo alle Terme Centrali di Ercolano.

Una spa dei nostri giorni munita di ambienti per lo spogliatoio, ampolle per balsami, l’occorrente che serve a una donna per la cura del corpo. Tutto intorno l’odore di essenze naturali nell’aria, il suono dell’acqua nelle vasche.

Alle Terme Centrali del Parco archeologico di Ercolano, questa mattina, visitatori e turisti hanno potuto immergersi in un percorso multisensoriale e rivivere da vicino le abitudini che le donne dell’antica Herculaneum riservavano all’estetica. Spazi, atmosfere e suoni di quel mondo femminile oggi riprodotti fedelmente nella realtà.

Ad accogliere il visitatore, una prima sala riscaldata adibita a spogliatoio con sedili lungo le pareti e stalli per custodire gli abiti sostituiti da stoffe blu e bianche sulle quali sono stati adagiati petali di rosa. Alla sinistra si apre l’ingresso per il tepidarium dedicato alla cura del corpo ” in cui avvenivano i momenti delle toilette che erano prescrizioni di tipo anche medico salutare” spiega il direttore del Parco archeologico, Francesco Sirano ”e dove abbiamo rievocato il suono dell’acqua facendo immaginare al visitatore cosa accadeva qui dentro, in maniera semplice e senza sofisticazioni tecnologiche”. Sopra tessuti di stoffa blu, vi sono piccole ampolle che contenevano olii profumati oltre a una pinzetta, a uno specchio, allo strigile usato per rimuovere dalla pelle l’eccesso di olii, tutti riprodotti in copia fedele all’originale.

E vicino frasi tratte da fonti letterarie antiche: c’è Ovidio con un passo de ‘I prodotti cosmetici per le donne’ ”Imparate , o giovani donne quale accorgimento preservi il vostro viso e come dobbiate proteggere la bellezza”. Ma anche epigrammi di Marziale ”Quando passi sembra che traslochi il profumiere Cosmo e che il cinnamo esca da un flacone rovesciato”.

Dall’ambiente del tepidarium si accede al calidarium che presenta una vasca marmorea per il bagno caldo che questa mattina è stata interamente ricoperta di petali di rosa, e ancora ampolle per gli olii e i balsami. ”Al calidarium le donne purificate arrivavano a un livello psicologico completamente diverso, si rilassavano perché le preoccupazioni del giorno erano dimenticate e quindi abbiamo immaginato questo mondo femminile fatto di rose e profumi” aggiunge il direttore.
Sulle panche lungo le pareti, una frase del trattato De architectura di Vitruvio circa la disposizione dei bagni.
”Prima di ogni altra cosa bisogna scegliere il luogo più caldo possibile e di conseguenza non esposto a tramontana o a grecale”.

Gli ambienti pervasi da profumi di essenze naturali e luci soffuse, rendono il visitatore totalmente partecipe di quell’antico mondo femminile. Una nota: all’ingresso delle Terme Centrali il personale ha regalato, questa mattina, una rosa alle donne che si sono recate in visita, in occasione della Giornata internazionale della Donna. (ANSA)