La nuova immuno-oncologia nel trattamento del tumore de colon retto metastatico

LA NUOVA IMMUNO-ONCOLOGIA NEL TRATTAMENTO DEL TUMORE DEL COLON RETTO METASTATICO

Il giorno 21 novembre 2022, a partire dalle ore 10.00, presso l’Hotel NH Panorama (Via Medina 70, Napoli), si terrà l’evento: “La nuova immuno-oncologia nel trattamento del tumore del colon retto metastatico”, organizzato dai Proff.ri Fortunato Ciardiello e Ferdinando De Vita, dell’Università L. Vanvitelli di Napoli, e dal Dott. Evaristo Maiello, dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di S.G. Rotondo (FG).

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Il Convegno prevede un’ampia discussione tra esperti e medici specialisti nell’ambito del tumore del colon retto metastatico. L’idea della discussione è quella di mettere a fuoco i punti di forza e le aree di miglioramento delle tematiche trattate attraverso un ampio confronto con gli esperti.

Gli anni recenti hanno indubbiamente segnato una evoluzione delle nostre strategie terapeutiche permettendo un evidente miglioramento della sopravvivenza globale dei pazienti. Recentemente, tuttavia, i risultati conseguiti dall’immunoterapia hanno segnato una nuova frontiera terapeutica ed appaiono destinati a ridisegnare l’algoritmo terapeutico per queste neoplasie.

Il Convegno sarà organizzato sotto l’egida e la direzione del GOIM.

Abbiamo rivolto alcune domande al Prof. Ferdinando De Vita, Presidente Gruppo Oncologico dell’Italia Meridionale (GOIM), sui temi principali che verranno discussi nel convegno.
D: Accanto al carcinoma del colon retto, quali sono gli altri tumori nei quali è descritta la presenza di un’elevata instabilità microsatellitare ?
De Vita: Se un’elevata instabilità microsatellitare è descritta nel 2-4 % di tutti i tumori solidi in fase avanzata, è altrettanto vero che esistono delle neoplasie in cui questa alterazione molecolare è più comune. Accanto al carcinoma colorettale, i tumori dell’endometrio, del piccolo intestino, dello stomaco, del duodeno e della prostata rappresentano le forme nelle quali più comunemente possiamo ritrovare la presenza di un’instabilità microsatellitare. Naturalmente questo apre la strada alla possibilità di impiegare anche in queste forme tumorali l’immunoterapia con possibilità di impattare sulla sopravvivenza globale di questi ammalati con risultati sinora mai registrati.  I risultati degli studi condotti con il Pembrolizumab vanno in questa direzione confermando non soltanto l’efficacia del trattamento ma anche la sua eccellente tollerabilità.

D: il carcinoma dello stomaco in fase avanzata rapresenta un altro tumore dell’apparato digerente che in fase avanzata costituisce un “unmet medical need”.
Cosa può rappresentare l’immunoterapia per il trattamento di questa neoplasia?

De Vita: Recentemente l’immunoterapia ha rappresentato l’innovazione terapeutica principale affacciatasi sul proscenio terapeutico dei tumori gastrici in fase avanzata: tuttavia non tutti i pazienti possono beneficiare di questo approccio e uno degli sforzi principali dei ricercatori è la selezione dei pazienti che possono beneficiare di questo trattamento. Proprio l’instabilità dei microsatelliti rappresenta il parametro principale nel predire la suscettibilità di questi tumori al trattamento immunoterapico : recentemente sia analisi retrospettive che studi prospettici hanno mostrato come, anche in questi tumori, il pembrolizumab, in presenza di un’elevata instabilità dei microsatelliti, determini un’efficacia rilevante in termini di miglioramento della sopravvivenza indipendentemente dal momento della storia terapeutica in cui il farmaco viene somministrato.

Per ulteriori informazioni sul convegno è possibile contattare l’agenzia Agorà, segreteria organizzativa dell’evento, ai seguenti recapiti:
Tel. 080.5093954
Email:  info@eventiagora.it
oppure visitare il sito: www.eventiagora.it