Trapiantati al Monaldi, ancora una polemica.

Al reparto di Assistenza meccanica al circolo e dei trapianti nei pazienti adolescenti dell’Ospedale dei Colli di Napoli “possono accedere solo i ragazzi nella fascia d’età dai 10 ai 18 anni. E gli altri?”. É quanto denuncia il Comitato dei genitori di bambini e adolescenti trapiantati di cuore. “Non c’è alcuna indicazione su cosa fare al di sopra di questa fascia d’età – spiega Dafne Palmieri, portavoce del Comitato – Siamo di nuovo in un limbo. Cosa dobbiamo fare?”.
Massimo oggi ha 18 anni, ne aveva 12 quando è stato trapiantato. Dice di sentirsi “cacciato all’improvviso dal posto in cui mi hanno salvato la vita tre volte”. Antonio è un trapiantato da nove anni spiega di aver saputo “con sgomento che il reparto ottenuto con tanta fatica da tutti noi non potrà più accoglierci”.

La preoccupazione è alta anche tra i pazienti in attesa di trapianto, che afferivano al reparto.

L’Azienda Ospedaliera dei Colli, in un comunicato, sottolinea che “i pazienti già assistiti nell’ambito di ciascuno dei percorsi di cura, restano assegnati al percorso medesimo, indipendentemente dalla loro età”. Una nota, “recapitata a tutti i soggetti interessati” e che si riferisce a “quanto dichiarato ieri dal Comitato dei genitori di bambini e adolescenti trapiantati di cuore” che, secondo l’Azienda dei Colli, “è assolutamente privo di ogni fondamento.
Nessun paziente, quindi ‘sarà cacciato all’improvviso’ dal reparto di Assistenza meccanica al circolo e dei trapianti nei pazienti adolescenti e, anche per i pazienti in attesa di trapianto, è stato stabilito che, qualora si transiti in altra fascia di età nel periodo che intercorre tra la definizione di end stage e l’eventuale trapianto, si rimarrà in carico alla fascia di assegnazione, salvo che il paziente stesso non decida di voler cambiare fascia di attribuzione”. (ANSA)

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