A che servono questi quattrini, dal 2 al 6 febbraio al Teatro Mercadante.

“A che servono questi quattrini” è una commedia di Armando Curcio messa in scena per la prima volta nel 1940 dalla compagnia dei De Filippo con grande successo di pubblico.

La vicenda ruota intorno al Marchese Parascandolo detto il Professore che per dimostrare le sue teorie socratiche, bizzarre e controcorrente, ordisce un piano comicamente paradossale che svela l’inutilità del possesso del denaro.

L’Italia di lì a poco sarebbe entrata nel conflitto della II Guerra Mondiale e il mondo post-capitalistico dell’alta finanza era di là da venire ma l’argomento, così esplicitamente indicato nel titolo, stuzzicò la curiosità del pubblico di allora tanto che, pochi anni dopo, nel 1942, la commedia venne trasposta sugli schermi cinematografici per la regia di Esodo Pratelli con Eduardo e Peppino De Filippo protagonisti e con, tra gli altri, Clelia Matania e Paolo Stoppa.

Il protagonista immaginato da Amando Curcio, a metà strada tra un filosofo stoico e un astuto truffatore, non voleva, né poteva, mirare al bersaglio della Grande Economia ma certo l’ordito della sua trama e delle sue paradossali speculazioni sollecitano anche in noi uno sguardo disincantato (e saggio) sugli inganni della categoria dell’ECONOMICO, che tutto, oggi, pervade. Il Marchese offre tutto il suo appoggio, dando il suo sostegno speculativo, a Vincenzino, ricco solo del suo entusiasmo e della sua ingenuità, e lo aiuta a capovolgere il suo destino di ultimo accompagnandolo in una rapidissima ascesa sociale. Una favola? Un sogno ad occhi aperti? Può darsi.

Ma i temi dell’inutilità del denaro e della dannosità del lavoro, benché calati nella realtà di due famiglie napoletane degli anni ’40, una poverissima l’altra in apparenza arricchita, riescono, sul filo del paradosso, a incuriosirci ad aprirci nella fantasia strade alternative e a divertirci.

Bolle finanziarie, truffe internazionali, fallimenti di colossi bancari, tassi di interesse sproporzionati, spread e fiducia nei mercati sono “slogan” e ridondanti informazioni ampliamente invasive cui ci siamo abituati e che, per la maggior parte di noi, indicano situazioni fumose e di oscura interpretazione. E forse proprio spingendo sul parossismo del gioco teatrale, mostrato a vista, e sull’assurda fiducia della variegata comunità coinvolta nel piano del Marchese Parascandolo, si può, con la scanzonata e creativa adesione degli attori e in un clima popolare e festoso, relativizzare il potere dei “quattrini”, valore-totem indiscusso, che tutto muove oggi come allora.

una coproduzione

La Pirandelliana e Teatro di Napoli–Teatro Nazionale

Presentano

 

A CHE SERVONO QUESTI QUATTRINI

di Armando Curcio

 

regia di

Andrea Renzi

 

con

Giovanni Esposito    Valerio Santoro

Gennaro Di Biase Luciano Saltarelli

Chiara Baffi    Fabrizio La Marca

 

scene Luigi Ferrigno

costumi Ortensia De Francesco

luci Antonio Molinaro

 

 

dal 2 al 6 febbraio 2022 – Teatro Mercadante di Napoli

Teatro Mercadante

Piazza Municipio – 80133 Napoli – biglietteria@teatrodinapoli.it

Biglietti disponibili su https://teatrodinapoli.vivaticket.it/

Prezzi biglietti da 22€ a 11€

ORARI SPETTACOLO
2 e 4 febbraio ore 21
3 febbraio ore 17
5 febbraio ore 19
6 febbraio ore 18