Dicembre solo danza alla Casa del Contemporaneo.

Terzo appuntamento della rassegna “Dicembre solo danza” a cura di Casa del Contemporaneo Da mercoledì 18 a domenica 22 dicembre (feriali ore 20.30, festivi ore 18) sarà di scena “Körperformer” la sezione curata da Gennaro Cimmino. I coreografi invitati: Chiara Alborino, Nicolas Grimaldi Capitello, Angelo Curti, Valeria Galluccio, Giovanfrancesco Giannini, Sara Lupoli, Gennaro Maione, Andreana Notaro/Maria Paola Zedda, Angelo Petracca.

Questa sezione ha lo scopo di promuovere e valorizzare i giovani coreografi residenti sul territorio, con qualche incursione di artisti di altre generazioni. È stata concepita per presentare la ricerca artistica dei giovani autori che partono dal nostro territorio e da anni sono approdati sulla scena nazionale ed europea.

Il corpo sarà il punto di partenza per esplorare nuove direzioni. La vibrazione del corpo, la velocità, la reiterazione ossessiva dell’azione porterà l’indagine verso i nostri limiti fisici e mentali per indagare un approccio differente al movimento, basato sull’ascolto del respiro, del silenzio, del tempo e dell’energia personale e collettiva.

 

Mercoledì 18 Dicembre 2019 ore 20:30 – Angelo Petracca
“Ifigenia (studio sulla rinuncia)”

Coreografia e regia: Angelo Petracca
Drammaturgia e testi: Domenico Ingenito
Assistente alla regia: Enrica Mongelli
Musiche: Marco Fischetti
Performer: Cesare Benedetti, Daniele Bianco, Matteo Sacco
Maschere: Fabio Cirillo
Produzione: Interno 5
Durata: 30 minuti

Dopo Antigone (dream on), seconda tappa per Angelo Petracca di approfondimento sulle figure della tragedia greca. Qui si affronta, con l’aiuto del drammaturgo Domenico Ingenito, il tema della responsabilità dell’uomo e della difficoltà delle scelte nel campo politico e artistico.
Ifigenia in Euripide è chiamata a sacrificare il proprio corpo per il bene della patria, accetta la morte ma sull’altare prima del colpo fatale scompare lasciando il posto ad un cervo. In questo spazio magico, irreale, utopico, indaghiamo la possibilità di affrancamento, di libertà e di rivoluzione. Ifigenia scompare per dove? E perché? Entra in battaglia tramite il corpo, dichiara il proprio urlo di libertà. È un corpo queer che si moltiplica e cambia città: Aulide come New York come Napoli come Rojava.
Una lotta per cambiare quell’immutabile stato delle cose che ci divide in maschio/femmina, schiavo/padrone, debole/forte.

– Mercoledì 18 Dicembre 2019 ore 20:30 – Chiara Alborino
“Urgente restare”
di e con Chiara Alborino e Fabrizio Varriale
Voce di Kalina Giorgieva
Una poesia del corpo, urgente ostinata bellezza, urgente l’amore, urgente restare.

È urgente l’amore
È urgente una barca in mare
È urgente distruggere certe parole
odio, solitudine e crudeltà
alcuni lamenti
molte spade
moltiplicare i baci
Cade il silenzio sulle spalle e la luce
impura, fino a dolere
È urgente l’amore, è urgente
Restare

da Eugenio De Andrade

Il lavoro coreografico è una rivisitazione dal progetto – That Day – presentato a Fillimit 2018 – Festival Internazionale Korespondance – Zdar, Praga

– Giovedì 19 Dicembre 2019 ore 20:30 – Gennaro Maione
“Opera X”
Coreografie : Gennaro Maione
performer: Gennaro Maione
assistente tecnico: Martina Coppeto
Co – produzione: Körper
Selezionato al bando “Essere Creativo 2019”, progetto promosso da HangartFest e Amat.

Che cosa rende interessante un’opera rispetto ad un’altra?
È per caso legata ad una questione di gusti, conoscenze ed esperienze personali?
Quali sono gli strumenti necessari che l’autore utilizza per la costruzione di un lavoro e mantenere l’originalità dell’idea iniziale?
“Opera X” nasce come un brano astratto dove l’interprete si impegna a motivare uno spazio vuoto, con l’intento di riempire la scena mettendo in discussione le sue primordiali emozioni e la sua istintività, attraverso un personale approccio allo sviluppo creativo senza la necessità di giustificazioni drammaturgiche. Il lavoro segue un suo ciclo vitale (nascita, vita, morte). Qualsiasi opera artistica, teatrale e performativa segue questo processo determinante che potrebbe continuare all’infinito

– Giovedì 19 Dicembre 2019 ore 20:30 – Angelo Curti

“Brain Dance (m’abballan ‘e cervelle)”
A solo psicoreografico di e con Angelo Curti
Ogni moto del corpo nasce dal cervello. Con le parole e con la musica la mente si fa danza e come sempre tra flusso e afflusso buon sangue non mente. A sessant’anni per la psicoreografia è necessario attivare la muscolatura neuronale, con il cervello alla guida di ogni azione, reazione ed erezione, facendo comunque attenzione ai falsi movimenti.
Con parole e musica di: Talking Heads, Enrique Santos Discépolo, Carlos Gardel, Los Piojos, Los Maraqueros, Bruce Springsteen, Edith Piaf e non solo.

– Venerdì 20 Dicembre 2019 ore 20:30 – Sara Lupoli
“rosarosaerosae” – La pelle delle immagini.
è uno storytelling danzato, un progetto materico e grafico, che tende alla creazione di un immaginario nomade in cui la metafora è alla base del racconto. La performance è un percorso di immagini, che collegano l’identificazione personale con il senso del collettivo; un percorso di musica e danza che crea connessioni, trame, mappe non sequenziali percepibili più con i sensi che con il pensiero, con l’intuizione più che con il ragionamento; un percorso materico “tessile” in cui la percorrenza è intesa come un’ ago che s’infila nelle trame del mondo reale.
Nel tentativo di dare coerenza ad un panorama disarmonico e immateriale, quello dei ricordi e della mente, il corpo delinea le tappe di una mappa emotiva, così come in un viaggio si attraversano i luoghi fisici di una carta geografica.
La pelle, il corpo, i tessuti, le proiezioni, i suoni, i movimenti si confondono nel repertorio di luoghi immateriali, dove risiedono sentimenti ed emozioni, fungendo da sensori di un mondo intangibile e allo stesso tempo modellato dalla realtà.

Crediti
Concept, Coreografia, Performer : Sara Lupoli
Costumi: Daria Bonavita, Dario Biancullo
Sound Design: Matteo Vinti, Giorgio Bosso
Video: Alessandro Papa
Fotografia: Marco Ghidelli
Interaction Design: Fiorenzo Dario Ramaglia
Oeil Extérieur: Donatella Morrone
Produzione: Korper, PianoBe
Co-Produzione: Casa del Contemporaneo
Progetto in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Napoli
Referente : Zaira De Vincentis
Con il sostegno di: Art Garage, N+N Corsino, EEL a Casa Morra

– Venerdì 20 Dicembre 2019 ore 20:30 – Giovanfrancesco Giannini
“CLOUD/ sharing a new intimacy”
Performance che esplora i confini tra coreografia, immagine e
flussi digitali
Ideazione e Coreografia : Giovanfrancesco Giannini
Ricerca e Curatela: Giovanfrancesco Giannini, Denis De Rosa, Antonia Treccagnoli

Musiche: Handel ” Ombra mai fu “, Autori Vari
Lungo un percorso di immagini, video e flussi digitali, il performer accompagna il pubblico in un viaggio nel proprio archivio dati, nella propria memoria individuale. Il corpo diviene testimone e medium dei contenuti che il database condivide seguendo flussi di movimento che si cristallizzano in immagini, dando vita ad un archivio coreografico personale. Un corpo che perlustra, ma anche un corpo che tenta di rifigurare e
testimoniare il mondo visibile.
Cloud è tra i finalisti di DNAppunti coreografici 2019, Romaeuropa Festival.

– Sabato 21 Dicembre 2019 ore 20:30 – Andreana Notaro/Maria Paola Zedda

“Geflügelte Rehe”
Prima Azione Originaria Legittima venuta Nuda sulla nuda terra La bestia porta la creatura Al suo riparo Nella traiettoria del divenire Ciò che non si può vedere È sempre un po’ dietro Lento è il suo procedere Indefinibili i suoi confini Alvo diafano eternamente fuori fuoco Inafferrabile involucro liturgico Inquieto versa il suo battito Legato ad un’ansa un filo Stretto al suo nodo Si tiene liquefatto l’illusorio.
L’intento è di esplorare l’ immagine prima ancora che essa sia definita dai contorni della ragione. Ci vengono in mente i “fuorifuoco” di certo cinema sperimentale ma anche lo straniamento nell’attimo in cui si aprono gli occhi al mattino o l’ esperienza visiva in certi stati alterati di coscienza. Tenteremo di predisporre un’anticamera come vestibolo d’attesa dove la percezione oltrepassi il visibile per fermarsi in una zona di mezzo, in cui lo sguardo si confonde con la visione.
Regia e Coreografia: Andreana Notaro e Maria Paola Zedda
Interpreti: Andreana Notaro, Maria Paola Zedda
Costumi: Amelia De Feo
Musiche: Davide Rovito
Scene e Video: Luca Servino Light Designer: Gianni Staropoli
Durata: 60 minuti
Produzione Körper

– Domenica 22 Dicembre 2019 ore 18 – Valeria Galluccio

“S.H.E.’s moving”
Valeria Galluccio, coreografa e interprete, investiga le pulsioni interiori proprie che spingono il corpo a creare oggetti e situazioni di movimento inscritti nell’immaginario collettivo. L’interprete lavora sulla resistenza fisica come mezzo trascendentale unito alla ricerca di piacere sensoriale. L’uso di suoni elettronici e suoni live portano lo spettatore prossimo alla solista e la esplora attraverso questi contrastanti colori d’animo. Abitata da animali, piante, o da altri caratteri umani, Valeria è all’ascolto nel momento presente della danza che si rivela, canalizzandone i ritmi e i moti.
Coreografia e direzione artistica: Valeria Galluccio
Musica: Jérôme Guilleaume
Interprete: Valeria Galluccio
Disegno Luci: Marco Policastro
Costume: Valeria Galluccio & Motrya Kozbur
Regia: Roberta Di Costanzo, Susanna Sastro
Foto: SergioVeranesStudio
Ringraziamenti speciali a Isabelle Poirier, Carol Prieur, Compagnia Körper e espace MarieChouinard.

– Domenica 22 Dicembre 2019 ore 18 – Nicolas Grimaldi Capitello
“LOST IN THIS (UN)STABLE LIFE”
Un “assolo” a due corpi che si muovono in uno spazio circoscritto: una piscina.
Essi sono l’uno di fronte all’altro in un equilibrio stabile compromesso improvvisamente da elementi interni ed esterni allo spazio performativo.
Tutta l’azione scenica può essere intesa come una continua inversione di ruoli, invasione di spazi, capovolgimento di condizioni, per far comprendere quanto tutto sia precario e come gli uomini siano molto diversi o addirittura uguali se immersi in situazioni identiche. La pièce diventa un rito magico, un processo di liberazione da esperienze traumatizzanti o da situazioni conflittuali, una vera e propria catarsi ed è proprio quando tutto è dipinto di nero che dobbiamo trovare le forze per rialzarci e ripulirci l’anima, trovando il modo di stare bene con i molteplici noi stessi e con gli altri dando il via a nuovi percorsi. Questo ciclo di errare e di ricostruire verrà riproposto infinite volte, in infiniti modi nella rappresentazione teatrale, portandoci ad una fine che fine non è. In scena vedremo due facce della stessa medaglia impegnate in un continuo capovolgimento dei ruoli e di affermazione del proprio essere di fronte all’altro, a sè stessi ed alla platea.
CREDITI: Lost in this (un)stable life di Nicolas Grimaldi Capitello
Performer: Nicolas Grimaldi Capitello e Francesco Russo
Disegno luci: Nyko Piscopo
Musiche inedite: Sika
Video: Pietro Di Francesco
Foto: Federica Capo
Produzione: Körper

Biglietto ridotto per danzatori/danzatrici e coreografi/e: 10 euro

>>> Info e prenotazioni 345 4679142 <<<

Informazioni e biglietteria:
Sala Assoli – Vico Lungo Teatro Nuovo 110 Napoli
tel. 3454679142 (feriali 10-13 e 16-19)
info@casadelcontemporaneo.it