L’ombra di Toto, da martedì 22 a domenica 27 al Teatro San Ferdinando

l'ombra di Totò al teatro San Ferdinando

Napoli, Rione Sanità, 17 aprile 1967. Si celebra il funerale di Antonio de Curtis — morto due giorni prima a Roma, il secondo dopo quello nella capitale — curato dall’amico Nino Taranto. A un certo punto una donna lancia un grido, indicando una persona dietro il feretro: Totò è vivo, non è morto, è resuscitato!

Lo spettacolo teatrale è un’intervista immaginaria, che intende tracciare una biografia non autorizzata. La vita di Totò viene raccontata in maniera assolutamente inedita da colui che ne ha rappresentato l’ombra. Il personaggio che viene indicato è praticamente sconosciuto ai più, ma per molti anni è stato a fianco del grande attore: lo ha seguito, sostenuto e spesso sostituito, soprattutto da quando Totò divenne completamente cieco. Dino Valdi (al secolo Osvaldo Natale) ne è stato infatti la controfigura, affezionata e devota. Durante il funerale, il secondo dei tre che furono celebrati in onore del defunto, Valdi viene avvicinato da una giornalista del quotidiano “Il Mattino” di Napoli che, incuriosita dalle urla e dagli svenimenti, gli chiede di rilasciargli un’intervista, proprio per raccontare, a modo suo, la vita del Principe
della risata. L’umile Dino diventa, almeno una volta nella sua vita, improvvisamente e inconsapevolmente protagonista assoluto di una storia che non è la sua. Attraverso i suoi ricordi, riemergono i fatti e i personaggi del percorso artistico e familiare, pubblico e privato, del celebre attore.

L’OMBRA DI TOTÒ

di Emilia Costantini
adattamento e regia Stefano Reali
con Yari Gugliucci, Sara Ricci, Vera Dragone, Pina De Gennaro
scene Carlo De Marino
assistente alla regia Enza Felice
costumi Laura De’ Navesques
luci David Darittoni
foto di scena Sabrina Cirillo – Agenzia Cubo
produzione Nicola Canonico per Good Mood
Durata: 1 ora e 30 minuti