Mariano Rigillo e Seneca, Corrado Tedeschi e Pirandello, i prossimi appuntamenti Sui Sentieri degli Dei ad Agerola.

Lunedì 26 ritroviamo al festival un grande protagonista del teatro italiano Mariano Rigillo che, con Anna Teresa Rossini, Massimo Reale, Silvia Siravo, Santa De Santis, presenta a Palazzo Acampora Il soffio degli dei, lettura scenica liberamente tratta da Le Troiane di Lucio Anneo Seneca. Una intrigante sfida attoriale per restituire con la sola voce dell’attore i drammi, i conflitti e le emozioni che il teatro ci ha abituato a vedere “agiti” sul palcoscenico. Durante la rappresemtazione saranno soltanto i rumori di ambiente, il porto dal quale la flotta greca attende impaziente di poter tornare in patria dopo dieci anni di guerra, a sostenere lo svolgersi degli avvenimenti, come un’eco del tempo più che realtà oggettivamente presente. E il solo talento vocale e interpretativo degli attori attraverso le parole, liberate dalle astuzie della teatralizzazione, restituiranno a chi ascolta il potere evocativo della composizione di Seneca.

Lunedì 26 luglio

IL SOFFIO DEGLI DEI

lettura scenica liberamente tratta da “Le Troiane” di Lucio Anneo Seneca

con Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini,

Massimo Reale, Silvia Siravo, Santa De Santis

Coordinamento scenico Angelica Fei

Bomerano – PALAZZO ACAMPORA

ore 21.00

 

La vicenda de “Le Troiane” di Lucio Anneo Seneca

Dopo la caduta della città di Troia, vinta dai Greci condotti da Agamennone, le donne della Città vengono assegnate tramite sorteggio agli alti ranghi dell’esercito dei vincitori. Al dolore di Ecuba e Andromaca per la caduta di Troia e per il triste destino di deportazione in Grecia si aggiunge, annunciata da Elena, la drammatica richiesta di un doppio sacrificio umano: l’uccisione di Polissena, ultime delle figlie del re di Troia, e quella del figlio di Andromaca e Ettore: Astianatte. Soltanto il massacro dei due bambini consentirà alla flotta greca di avere venti favorevoli al ritorno in patria.

Il Soffio degli dei

La lettura scenica di una tragedia come Le Troiane di Lucio Anneo Seneca rappresenta per gli interpreti una intrigante sfida attoriale e una possibilità: restituire con la sola voce dell’attore i drammi, i conflitti e le emozioni che il teatro ci ha abituato a vedere “agiti” sul palcoscenico. Lo spazio teatrale che è, allo stesso tempo, arena e strumento espressivo, trova nelle scenografie, nei costumi e nell’azione potenti alleati al servizio della fruibilità del testo e questa lettura, vuole essere un’azione di prepotente ritorno alla radice stessa del materiale tragico: la parola e il suo potere di esprimere il dolore assoluto di quel mondo femminile violentato e deportato dopo la caduta della città di Troia. Nei 50 minuti circa di lettura scenica saranno soltanto i rumori di ambiente, il porto dal quale la flotta greca attende impaziente di poter tornare in patria dopo dieci anni di guerra, a sostenere lo svolgersi degli avvenimenti, come un’eco del tempo più che realtà oggettivamente presente.

Il tentativo di tornare alla parola, liberata dalle astuzie della teatralizzazione per restituire a chi ascolta il potere evocativo della composizione di Seneca, è possibile soltanto grazie al talento vocale e interpretativo di Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Silvia Siravo, Massimo Reale e Santa De Santis. La deportazione dei vinti, tema centrale della Tragedia, risuona, per chi voglia ascoltarlo, inquietantemente familiare agli spettatori di oggi.

Ancora teatro, martedì 27 sempre a Palazzo Acampora, con L’uomo dal fiore in bocca, messo in scena da Corrado Tedeschi che, utilizzando le sue doti di comunicatore, offre un’interpretazione antiretorica del capolavoro pirandelliano attraverso una ‘lezione’ introduttiva semiseria su Pirandello e la follia, in un gioco che prevede il diretto coinvolgimento degli spettatori. Anche se la sua fama arriva principalmente dal piccolo schermo, Corrado Tedeschi ha sempre frequentato il teatro e di questo famoso atto unico racconta di esserne sempre stato affascinato fin dal periodo della formazione all’accademia del Teatro Stabile di Genova. Un allestimento agile ed elegante, in cui l’attore livornese dà prova di tutto il suo impegno teatrale impersonando la quieta disperazione del protagonista.

Martedì 27 luglio

Corrado Tedeschi

Lezioni semiserie pirandelliane

L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA

regia e autore Marco Rampoldi

con Corrado Tedeschi e Claudio Moneta

San Lazzaro – PARCO COLONIA MONTANA

ore 21.00

 

Lo spettacolo rappresenta da un lato, la proposta sempre attuale e interessante di un classico del grande scrittore siciliano, dall’altro una lettura in chiave fresca, tanto che la piéce viene preceduta da una divertente lezione-semiseria in cui si immagina che Tedeschi debba sostenere un esame, prima di affrontare il personaggio al centro de L’uomo dal fiore in bocca. Deve dimostrare ad un personaggio pirandelliano, fuggito chissà da quale opera per investigare sul suo operato, di poter avere i requisiti per diventare anch’egli “personaggio”.  E con questo pretesto coinvolge il pubblico (a tratti anche direttamente) in una sorta di “lezione” sui temi dell’essere e dell’apparire, su come le maschere contengano il seme della follia. L’intento è che gli spettatori si lascino trasportare, abbandonando i preconcetti di noia spesso associati al teatro “classico”, e disponendosi così ad assistere a quello che viene considerato, uno dei più grandi monologhi della storia del teatro. Proprio in questa coesistenza, di due “corde” contrastanti, comica e tragica, risiede forse uno dei motivi del successo di questo allestimento. L’uomo dal fiore in bocca è un semi-monologo di grande intensità: Corrado Tedeschi ne è affascinato fin dal periodo della formazione in Accademia e in questo allestimento, divertente, agile ed elegante, dà prova di tutto il suo talento teatrale impersonando la quieta disperazione del protagonista, dandone un’interpretazione antiretorica, miscelando il tragico, il grottesco e l’umoristico. Rampoldi lo dirige anche in questa nuova occasione, con sensibilità e allontanandolo da ogni rischio di “pirandellismo” in favore di un’interpretazione che intreccia sapientemente razionalità critica e emozione.

 

L’ingresso a tutti gli spettacoli sarà gratuito e sarà consentito solo su prenotazione. A tal riguardo sarà online, sul sito della Proloco di Agerola, un sistema di prenotazione dei posti a sedere.

 

INFO e PRENOTAZIONI

 

Tutti gli eventi a Palazzo Acampora prevedono ingresso con prenotazione obbligatoria.

La prenotazione va effettuata al numero 081 8791064 (tutti i giorni dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 18) o tramite mail a info@proagerola.it

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