Napoli Teatro Festival, il programma di sabato 22.

Sabato 22 giugno al Napoli Teatro Festival Italia, diretto per il terzo anno da Ruggero Cappuccio, debutta al Teatro Nuovo ore 21.00 in prima assoluta, Una notte sbagliata di e con Marco Baliani, diretto da Maria Maglietta, nuovo esperimento di teatro di post narrazione, in cui il racconto orale non riesce più a dispiegarsi in un andamento lineare, ma si frantuma, produce loop verbali in cui il tempo oscilla, senza obbligati nessi temporali. Sempre alle 21.00 al Teatro Sannazaro va in scena 4.48 Psychosis, il testo di Sarah Kane viene proposto in forma di sinfonia per voce sola da Enrico Frattaroli, in scena Mariateresa Pascale, Patrizia Polia (soprano), Diego Procoli (pianoforte). Per la sezione Osservatorio, nel Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale alle 21.00 è previsto lo spettacolo Jenga – L’ultima mossa del becchino, spettacolo di nuova drammaturgia, scritto e diretto da Alberto Mele e Marco Montecatino, che ne è anche interprete con Pietro Tammaro, Chiara Vitiello, Marco Fandelli. Proseguono gli appuntamenti con la sezione Letteratura, come di consueto alle ore 19.00 nella nuova location di Made in Cloister, dove sarà ospite una delle maggiori poetesse polacche, Ewa Lipska, con i traduttori Marina Ciccarini e Marco Bruno e, a seguire, Devorah Major — terza Poet Laureate di San Francisco — con Gaspare Di Lieto al pianoforte.

Ultima replica di Underground – Roberta nel metrò, alle ore 11.30, lo spettacolo per venti spettatori in viaggio pensato per le metropolitane di Torino, Roma, Napoli, Milano, Parigi e Berlino della compagnia italo-australiana Cuocolo/Bosetti; ore 12.00, 17.00, 19.00, 21.00 Essere Dylan Dog, progetto a cura del Comicon, ospitato presso Palazzo Venezia – A ‘Mbasciata (prosegue il 23 giugno ore 12.00, 17.00, 19.00, 21.00); ore 19.00 e 21.00 a Palazzo Fondi, Sirene, signore e signorine, progetto a cura di Marina Rippa per F.PL. Femminile Plurale (prosegue il 23 giugno ore 19.00 e 21.00); ore 19.00 alla sala Assoli, Sous un ciel bas تحت سماء و١طئة Under a low sky del regista siriano Waël Ali; ore 20.30 al Real sito di Carditello, Par les temps qui courent… Diario di viaggio della compagnia Cie Carabosse; ore 21.00 al Teatro Grande di Pompei, nell’ambito di Pompeii Theatrum Mundi, La Tempesta di Shakespeare per la regia di Luca De Fusco. La serata si conclude alle 22.30 nel Giardino Romantico di Palazzo Reale con il cinema al Dopofestival, rassegna curata da Roberto D’Avascio per Arci Movie, che presenta Macbeth di Roman Polanski.

In prima assoluta, Marco Baliani porta al Napoli Teatro Festival Italia lo spettacolo Una notte sbagliata, che va in scena alle ore 21.00 al Teatro Nuovo per la regia di Maria Maglietta. Dopo il successo dello spettacolo Trincea, Baliani continua a sperimentare su quello che definisce un teatro di post-narrazione: una narrazione dove il linguaggio orale del racconto non riesce più a dispiegarsi in un andamento lineare, ma si frantuma, produce loop verbali in cui il Tempo oscilla, senza obbligati nessi temporali. «Come si manifesta l’Assurdo? Ci sono segnali che possano mettere in allarme prima che la terribilità del caso si metta in moto e precipiti negli eventi? Forse sì – scrive Marco Baliani nelle note di regia –, ma sono accenni, avvertimenti che l’anima non coglie. Presi come siamo dall’immanenza del reale, quei piccoli, minuscoli segnali di allarme vengono trascurati. Eppure, quella notte, notte che solo dopo che tutto è avvenuto, chiameremo notte sbagliata, Tano, l’uomo della nostra storia, aveva avvertito qualcosa». Lo spettacolo si avvale delle scene e delle luci di Lucio Diana; le musiche sono a cura di Mirto Baliani, la produzione di Marche Teatro. Replica il 23 giugno ore 19.00. 

Al Teatro Sannazaro alle ore 21.00 è previsto lo spettacolo 4.48 Psychosis, il testo scritto da Sarah Kane viene proposto in forma di sinfonia per voce sola, con elaborazioni musicali, video, scene e regia di Enrico Frattaroli, con Mariateresa Pascale, Patrizia Polia (soprano), Diego Procoli (pianoforte) e le musiche da Gustav Mahler e P. J. Harvey. In scena, protagonista è la poesia stessa, variegata nelle forme liriche, narrative, dialogiche, grafiche della sua scrittura, testualmente e scenicamente affidata alla voce sola di Mariateresa Pascale. «Scriverlo mi ha uccisa» annota Sarah Kane sul biglietto allegato alla copia di 4.48 Psychosis lasciata a Mal Kenyon, la sua agente letteraria, il giorno del suo suicidio. Il suo ultimo dramma, perfezionato fino all’ultimo istante della sua vita, è anche il suo testamento poetico. «Addio! Addio!» scrive Mahler sui pentagrammi vuoti delle pagine manoscritte dell’Adagissimo. Ventisette misure i cui pianissimo conducono la Nona Sinfonia alle soglie del silenzio e che qui si intonano con le parti più liriche del poema, mentre Rid Of Me, To Bring You My Love, The Slow Drug, le composizioni di P. J. Harvey – coeve alla scrittura drammaturgica di Sarah Kane e dal sapore decisamente rock – ne sostengono le invettive più aspre e graffianti. Replica domenica 23 giugno ore 19.00.

Continua a Made in Cloister SE, la rassegna di Letteratura a cura di Silvio Perrella, che alle ore 19.00 vede ospiti Ewa Lipska, tra le maggiori poetesse polacche, capace di attraversare il tempo presente con una disillusa ironia. Grande amica di Wisława Szymborska, nei suoi versi s’incontrano domande come questa: «Non so nemmeno/ se è la storia che ha creato noi/o se noi abbiamo creato la storia. Se siamo solo l’eco/di un cuore altrui». Sarà introdotta da due suoi fedeli traduttori Marina Ciccarini e Marco Bruno. A seguire Devorah Major, terza Poet Laureate di San Francisco, artista poliedrica, che frequenta più generi di scrittura. Il suo primo libro italiano, appena pubblicato da Multimedia edizioni, si intitola A braccia aperte, in esso vi si incontra la paradossale povertà dell’amore della quale abbiamo sempre più bisogno. L’artista sarà accompagnata da Gaspare Di Lieto al pianoforte.

Nel Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale ore 21.00 debutta, nell’ambito della sezione Osservatorio, lo spettacolo Jenga – L’ultima mossa del becchino, un lavoro di nuova drammaturgia scritto a quattro mani da Alberto Mele e Marco Montecatino, anche in scena con Pietro Tammaro, Chiara Vitiello, Marco Fandelli. Il lavoro teatrale, che nel titolo fa riferimento al gioco dei mattoncini di legno, tutto basato sull’equilibro, racconta le vicende familiari di Corrado, neo disoccupato con la Sindrome di Asperger e con la passione per il Wrestling: lui e la sorellastra Bianca ricevono un’offerta per la vecchia casa di famiglia da parte di un’azienda di trasporti. Per Bianca è un’opportunità da cogliere al volo, che si scontra però con la volontà del fratello, legato morbosamente a quella casa e ai ricordi che contiene. Gianluca, il fidanzato di Bianca — tenuto all’oscuro delle sue intenzioni — farà parte, suo malgrado, del progressivo sfacelo che colpirà la famiglia Sarnataro. Lo spettacolo prodotto da Teatro Serra si avvale dei costumi di Elena Soria; della scenografia di Florian Mayer; il light design è a cura di Tommaso Vitiello, il sound design è di Gino Giovannelli.

Alle 22.30 nel Giardino Romantico di Palazzo Reale, nell’ambito del Dopofestival, continua la rassegna Drammaturgia per il cinema, curata da Roberto D’Avascio per Arci Movie, che propone la visione della versione filmica del Macbeth di Roman Polanski. 

Casa del Festival – Palazzo Reale
Piazza del Plebiscito 1
Tutti i giorni 10.00 – 19.00

mailbiglietteria@napoliteatrofestival.it
biglietteria: 344 045 6788
infopoint: 344 045 4626

 

Intero € 8,00
ridotto under 30 – over 65 € 5,00
Letteratura e Teatro Ragazzi € 5,00
Pompeii Theatrum Mundi da € 10 a € 30
Gratuito diversamente abili con un accompagnatore e pensionati titolari di assegno sociale.

Per informazioni www.napoliteatrofestival.it

 

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