Voci di MeMUS, il San Carlo si racconta in una serie di podcast.

A moment of the press conference of the superintendent, Stephan Lissner, and the Mayor of Naples and President of the Foundation, Luigi de Magistris, to present the new season of the Teatro San Carlo in Naples, Italy, 01 June 2020. ANSA / CIRO FUSCO

Il Teatro di San Carlo lancia un nuovo progetto legato al suo museo: “Voci di MeMUS”, un ciclo di podcast che racconta il dietro le quinte del lirico napoletano, l’evoluzione del costume e della società che da sempre ruota intorno al teatro e agli artisti che hanno popolato le sue stagioni. Un’apertura virtuale, un racconto “interattivo” fatto da collezionisti privati e personaggi che hanno vissuto il teatro dall’interno, ma anche da rappresentanti di altri musei e di istituzioni.

Tra questi: Sylvain Bellenger, direttore del Museo di Capodimonte; Sergio Ragni, collezionista; Gabriele Capone, direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli Vittorio Emanuele III, Mario Epifani, Direttore del Palazzo Reale di Napoli; Candida Carrino, Direttrice dell’Archivio di Stato di Napoli; Paolo Mascilli Migliorini, Eduardo Nappi, Paolo Giulierini, Direttore del MANN. Ogni protagonista racconterà il patrimonio del San Carlo attraverso la propria voce, il proprio pezzo di memoria sancarliana da uno specifico e originale punto di vista.

“Il nuovo utilizzo del podcast come strumento innovativo di narrazione – dichiara il sovrintendente Stéphane Lissner – in linea con le massime istituzioni museali internazionali, permette di abbattere le barriere fisiche, culturali e geografiche, ma anche percettive, facendo sì che la conoscenza del patrimonio teatrale arrivi ad un pubblico sempre più vasto e senza confini, composto di comunità locali, nazionali e internazionali”.

“Voci di MeMUS”, progetto di narrazione partecipativa a cura di Giovanna Tinaro e Dinko Fabris, è una raccolta di conversazioni e di racconti multimediali: lo sguardo e la voce di chi il San Carlo lo ha vissuto, amato, conservato, abitato, ma anche di chi lo ha osservato dall’esterno o continua a dialogare con il teatro per via istituzionale. Una vera e propria radio on demand che può essere ascoltata anche da lontano, dal proprio cellulare, dal computer.

Gli episodi, pubblicati sulla piattaforma Spreaker, resteranno disponibili sui canali web del San Carlo e su tutte le piattaforme principali di podcasting. (ANSA).

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