Clubhouse il social che fa impazzire il mondo

L’app Clubhouse è l’unica creatura di Alpha Exploration, una società che è nata solo nel febbraio 2020 e che tre mesi dopo un investimento da 12 milioni di dollari, veniva valutata circa 100 milioni.

Clubhouse ha avuto tutto questo gran successo soprattutto per l’innovazione della sua organizzazione. È organizzato in “stanze”, nelle quali gli utenti possono scambiarsi messaggi vocali. Una volta chiusa la stanza, non vengono registrati, ma scompaiono.

Ad accrescere la riservatezza ed esclusività, c’è poi la caratteristica distintiva della piattaforma: non ci si può iscrivere liberamente ma si accede solo per invito di un altro utente.

Un po’ come una scheda madre, Clubhouse è responsabile della trasmissione e temporizzazione corretta di molte centinaia di segnali diversi, nel caso dell’applicazione gli audio dei suoi utenti.

 

La chiave del successo

L’oralità rappresenta il pilastro della piattaforma, Clubhouse ha saputo capitalizzare lo spirito del tempo, dove le persone spesso non hanno nè tempo nè voglia di scrivere per esprimere ciò che hanno in testa.

Ha poi giocato sull’ego degli utenti creando la percezione di esclusività nei confronti di chi utilizza l’app. Merito dell’accesso limitato ai dispositivi iOS e solo su invito.

Clubhouse potrebbe essere una meteora e ci sono buone possibilità che col ripristino graduale delle attività offline, l’interesse verso la piattaforma cali o addirittura crolli del tutto. Ma questo non significa che non sia importante studiare Clubhouse.

Se Clubhouse è esploso a questo livello di intensità su scala mondiale significa che ha colto lo spirito del tempo, e che l’umanità è realmente interessata a un social network solo audio.

Anche gli altri colossi del tech vanno nella direzione dell’audio, un po’ alla rincorsa di questa neonata applicazione. Spotify ha acquistato Megaphone, azienda specializzata in adv per podcast. Twitter ha lanciato Spaces per facilitare le conversazioni orali. Adesso anche Facebook sta valutando lo sviluppo di una chat audio.

 

Una crescita esponenziale

Clubhouse ha superato gli 8 milioni di download, quando neanche un mese ne aveva solo 3,5 milioni, di questi 2,6 milioni sono stati solo negli Usa. A far scattare esponenzialmente i download è anche la presenza di  Elon Musk e Mark Zuckerberg sulla piattaforma.

Considerando il fatto che l’app al momento è disponibile solo per iOS e che poterla utilizzare bisogna obbligatoriamente aver ricevuto l’invito da parte di qualcuno che ha già l’applicazione “utilizzabile”, il raggiungimento di 8 milioni di dispositivi è un risultato da ammirare e da studiare per capire quale sarà il futuro dei social da qui a qualche anno.

Nel frattempo Facebook, come ha scritto il New York Times nei giorni scorsi, sta pensando di lanciare un servizio che entrerebbe in competizione con la piattaforma solo voce. Mentre Twitter ha già il suo Clubhouse che si chiama Spaces, ed è in sperimentazione su iOS e a marzo arriva anche su Android, proprio il sistema operativo su cui Clubhouse non è disponibile.