Avete presente la disciplina del bob? Ebbene, uno sport tipicamente invernale a cui nessuno avrebbe mai accostato una nazione in cui splende il sole per buona parte dell’anno come la Giamaica.
Eppure, proprio dall’accostamento tra la disciplina sportiva del bob e la nazionale giamaicana è nata una delle narrazioni sportive più belle anche solo da raccontare. La storia della nazionale di bob giamaicana è qualcosa da sentire e da approfondire almeno una volta nella vita.
L’intervista di Devon Harris
Uno dei membri di quella mitica nazionale che si è riuscita a qualificare per la prima volta alle Olimpiadi Invernali di Calgary nel 1988 è Devon Harris. Ebbene, sul blog del leader delle scommesse sportive Betway è stata pubblicata proprio una sua bellissima intervista, in cui spiega come è nato questo bizzarro e meraviglioso progetto.
Certo, non devono stupire le sue parole legate al primo momento in cui la presunta squadra giamaicana ha visto per la prima volta un bob. Ci vuole sempre un pizzico di follia per poter affrontare certe sfide e, in questo caso, come spiegato da Devon Harris, di follia ce ne vuole tantissima.
D’altro canto, come definire altrimenti degli atleti che, in condizioni normali, affrontano una stagione invernale con delle temperature che vanno da 24 fino a 30 gradi centigradi. Insomma, in Giamaica non sono, usando un eufemismo, proprio abituati a vedere la neve. Stesso discorso in riferimento a una disciplina sportiva come il bob. Prima della fine degli anni Ottanta, infatti, probabilmente nessun giamaicano aveva mai visto dal vivo una pista di ghiaccio dove potersi lanciare con un bob realizzato in fibra di vetro.
A dimostrazione che, a volte, anche i sogni possono diventare realtà, dobbiamo mettere in evidenza come nell’edizione 2022 dei Giochi Olimpici Invernali, appena conclusasi a Pechino, la Giamaica ha festeggiato l’ottava partecipazione ai giochi.
Tutto iniziò 34 anni or sono
Nel corso dell’intervista, Harris ha voluto svelare come è nato tutto questo bizzarro progetto. Infatti, trentaquattro anni fa scelse, insieme a un altro gruppo di giamaicani, di dire sì e fiondarsi giù da una pista di ghiaccio con un bob.
Come nacque questo vero e proprio tormentone? Nella seconda metà degli anni Ottanta, furono due americani che vivevano in quel periodo in Giamaica ad avere questa folle idea. Il tutto mentre stavano assistendo a una disciplina del tutto particolare e anche un po’ organizzata con mezzi di fortuna. In poche parole, degli atleti, un po’ pazzi va detto, dovevano lanciarsi lungo il pendio di una montagna a bordo di un carrello.
I due americani ad avere l’idea geniale sono George Fitch e William Maloney che, vedendo quella particolarissima e curiosa gara, fecero subito l’accostamento con il bob. E perché non provare a mettere insieme una squadra in grado di compiere una delle imprese più belle dello sport, ovvero raggiungere le Olimpiadi Invernali.
I giochi di Calgary del 1988 erano l’obiettivo, ma in realtà una squadra non esisteva ancora. Il primo passo fu quello di andare alla ricerca degli atleti per formare la nazionale giamaicana di bob. E l’idea fu quella di provare a reclutarli nell’esercito. Il motivo? Era il solo luogo dove poter trovare qualcuno abbastanza coraggioso o folle per lanciarsi in una simile impresa.
Ed ecco che, tra gli altri, rispose in modo affermativo anche Devon Harris. Quest’ultimo, tra l’altro, ha messo in evidenza, nel corso dell’intervista, quanto fu incredibile la prima trasferta organizzata in quel di Lake Placid, nello stato di New York. Nessun giamaicano aveva mai visto un bob o una pista di ghiaccio e lo stupore fu decisamente grande. Quattro mesi prima delle Olimpiadi di Calgary, il loro primo giro di pista!