Champions, il Napoli sbatte contro il muro Maignan, Milan in semifinale.

Napoli e Milan pareggiano 1-1 nel ritorno dei quarti di finale di Champions League. I rossoneri, dopo la vittoria casalinga per 1-0 all’andata, volano in semifinale dove aspettano una tra Inter e Benfica.

Il Milan va in vantaggio con il gol di Giroud, il Napoli risponde nei minuti di recupero con Osimhen in un match caratterizzato da 2 rigori sbagliati. Sullo 0-0 Giroud si fa respingere il penalty da Meret, a 10 minuti dalla fine Kvaratskhelia stecca dal dischetto.

Il Napoli parte con aggressività ma non vuole rischiare di scoprirsi. Il Milan non concede spazi nella fase iniziale di studio. I padroni di casa collezionano corner in sequenza, ma non chiamano Maignan all’intervento. Si gioca nella metà campo rossonera, la pressione partenopea è costante. Al 13′ Politano, uno dei più vivaci in avvio, si accentra da destra e calcia dal limite: sinistro impreciso, palla larga.

Il Milan regge e alla prima occasione affonda il colpo. La ripartenza velocissima di Theo Hernandez innesca Leao, abbattuto in area da Mario Rui al 23′. Rigore, sul dischetto va Giroud: sinistro non angolato, Meret si distende e devia. Giroud avrebbe la possibilità di riscattarsi al 28′, quando ha tempo e spazio per la girata: Meret respinge di piede e vince anche il secondo duello.

Il Napoli poco dopo la mezz’ora deve cambiare pelle. Mario Rui e Politano devono lasciare il campo infortunati, Spalletti getta nella mischia Olivera e Lozano. L’attaccante è protagonista di un episodio da moviola: va giù dopo un intervento di Leao, per arbitro e Var tutto regolare. Il Napoli preme ma non riesce mai ad innescare Osimhen. La formazione di Spalletti concede spazi e al 43′ viene punita. Leao divora 70 metri di campo, arriva davanti a Meret e offre a Giroud un pallone da spingere in porta: il francese stavolta non sbaglia, 0-1 al 43′. Gli azzurri provano a spingere in avvio di ripresa, Kvaratskhelia batte un colpo ma non fa centro. Il georgiano si accende al 57′, sfonda a sinistra e calcia: palla alta.

La manovra del Napoli perde fluidità, gli azzurri procedono a strappi e faticano a trovare spazi contro avversari che limitano i rischi. Al 64′ una delle rare opportunità capita sulla testa di Olivera: mira sbagliata, Maignan può guardare senza intervenire. La scintilla potrebbe arrivare all’81’: Tomori intercetta di mano il pallone servito da Di Lorenzo, rigore. Kvaratskhelia prova ad angolare il penalty, Maignan intuisce e respinge: ancora 0-1. L’errore è una mazzata per il Maradona, ma il Napoli non alza bandiera bianca. Osimhen, al 93′, trova il colpo di testa per l’1-1: troppo tardi, il Milan va in semifinale. (AdnKronos)

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano del Milan è intervenuto al microfono di Mediaset: “Facciamo i complimenti al Milan per questa qualificazione, vanno fatti perché ha giocato due partite riuscendo a capitalizzare il massimo e questo è sintomo di squadra matura, di calciatori che sanno scegliere i momenti: quando pigiare sull’acceleratore e quando bisogna difendersi con tutta la squadra. Però voglio fare i complimenti anche ai miei. Abbiamo condotto una Champions di grandissimo livello e anche stasera abbiamo fatto una buona partita. Abbiamo pagato un po’ di ingenuità, di inesperienza nel leggere i momenti della partita. Ci siamo arrivati con diversi giocatori col fiato un po’ corto, a cominciare da Osimhen che veniva da venti giorni fermo”.

Può essersi spezzato qualcosa dopo queste tre partite col Milan?

“Sia all’andata che al ritorno abbiamo fatto noi la partita. Loro hanno sbagliato un calcio di rigore, che però si può evitare, così come il gol perché eravamo in completo equilibrio. Non siamo stati bravi dentro l’area di rigore a fare come hanno fatto loro l’unica volta che sono venuti dentro. Eravamo in piena condizione, sia mentale che fisica, poi dopo quella pausa abbiamo trovato calciatori non in condizione e forzare anche la presenza qualche volta. La vittoria in campionato contro il Torino aveva fatto credere che il campionato fosse una formalità. Durante queste due partite abbiamo fatto tutto totalmente diverso”.

Come valuta l’arbitraggio di Marciniak dopo le contestazione a Kovacs nel match d’andata?
“Non l’ho contestato io, l’avete contestato voi. Ci siamo trovati tutti d’accordo eccetto quelli che hanno la maglia del Milan, anche quelli che la indossano accanto a voi in tv. Stasera c’è un rigore netto su Lozano al 37′, nettissimo, gli gira proprio la caviglia. Si vede benissimo dai replay. Rischia di storcergli la caviglia. E’ un rigore che non si può non vedere. E’ rigorissimo per noi”.

Milan molto basso: dovevate crossare di più?
“Abbiamo battuto 16 calci d’angolo, i cross si sono fatti, ma abbiamo preso pochi palloni. Guidare lungo la linea dell’area ti dà sempre la possibilità di fare un passante sul secondo palo, c’è sempre la possibilità di servire e fare uomo contro uomo perché il terzino opposto viene sempre a stringere in area. Kvara si è trovato venti volte in uno contro uno, Calabria è stato molto bravo, ma a volte ha creato qualcosa di importante come a inizio ripresa quando poi calcia fuori”.

Advertisements