Colpo Napoli, vittoria a San Siro, agganciato il Milan.

Il Napoli vince 1-0 sul campo del Milan e lo aggancia al secondo posto in classifica con 39 punti. L’Inter ringrazia e allunga in vetta con 43 punti e 4 lunghezze di vantaggio sugli inseguitori, conquistando il titolo di campione d’inverno.

Il big match della 18esima giornata viene deciso dal gol che Elmas realizza al 6′. Corner da destra, colpo di testa all’altezza del primo palo e palla in rete: 0-1. Il vantaggio immediato permette alla formazione di Spalletti di impostare una gara in discesa. Il Napoli mostra un gioco fluido, il Milan fatica a creare occasioni per il pareggio. Ibrahimovic prova ad inquadrare la porta con un colpo di testa, missione fallita. Il primo tempo scivola via senza altri sussulti. La ripresa, invece, si accende subito con una serie di azioni degne di nota.

Il Milan ci prova con Ibra e Messias, il Napoli risponde sprecando il raddoppio al 52′ con Petagna, che non riesce a concludere un contropiede perfetto. I padroni di casa provano ad aumentare la pressione, ma Messias e Giroud non brillano per precisione. In pieno recupero, l’ultimo brivido. Una mischia regala a Kessie il pallone per il pareggio: 1-1 ed esultanza rossonera prima che il Var intervenga segnalando un fuorigioco. Rete annullata, vince il Napoli.

Luciano Spalletti ha parlato a DAZN al termine di Milan-Napoli:

Sulla partita: “Quello che mi ha fatto piacere è il reggere senza abbassarsi troppi, tranne che negli ultimi 5 minuti quando è entrato Giroud e facevano leva sulla fisicità dei loro attaccanti e siamo stati costretti a faticare un po’. Potevamo organizzare ripartenze con i piccoletti ma non ci siamo riusciti, così come non siamo riusciti a sfruttare diverse palle per il 2-0. Si è giocato da grande squadra contro un grande avversario”.

Su Petagna: “Petagna forse potevo lasciarlo in campo ma aveva crampi. Se non riesci ad organizzare un’uscita dal basso quando recuperi palla è ovvio che ti serviva Petagna. Invece con i tre piccoletti freschi si poteva andare a chiudere la partita. Con Ounas volevamo tenere palla e ripartire, loro avevano perso l’equilibrio e si erano un po’ aperti per giocare queste palle lunghe. Una volta che non sei riuscito a gestire le ripartenze allora hai fatto male a far uscire Petagna”.

Sul Milan: “Se ti abbassi troppo con Ibra al limite dell’area lui è bravo ad organizzare situazioni interessanti, se invece gliela fai arrivare da lontano è meno efficace. Con l’aggressività del Milan ci sono pochi spazi, Lobotka invece che si avvita (ride, ndr) ci ha dato una mano”.

Il Napoli ha sofferto da squadra: “Hanno lottato, si sono dati una mano. Questo fatto di fare qualcosa per il Napoli è stato messo in evidenza. È un risultato fondamentale per noi, venivamo da due sconfitte immeritate. Quando si abbassa l’entusiasmo e l’autostima con una maglia del genere addosso le gambe diventano di piombo. Siamo stati bravi a soffrire. Ma dopo aver retto si sono create delle opportunità non sfruttate”.

Sulle scarpette indossate: “Oggi volevo giocarla questa partita. Non ci ho mai giocato su un campo così. Erano scarpe famosissime, si giocava già ai miei tempi così. Questa volta il Vesuvio è stato anche un atteggiamento in campo”.